Venerdì 11 Ottobre 2024 - Anno XXII

Gozo e Malta , mare d’autunno

Gozo La Valletta

Dalla Cittadella di Rabat-Victoria fino a Marsaskala, un tempo villaggio di pescatori, oggi centro turistico fra i più vivi dell’isola. Viaggio breve nell’arcipelago maltese

Gozo Fort Manoel foto di Frank Vincentz
Fort Manoel foto di Frank Vincentz

Continua il nostro viaggio a Malta nel pieno dell’autunno che ancora sa offrire temperature miti. L’itinerario proposto è iniziato di giovedì a La Valletta, ha toccato Mdina l’antica capitale, Rabat il “borgo” delle Catacombe e si è spinto fino a Comino e Mgarr. Lasciata quest’ultima con il suo Forte Chambray, che domina il porto dalle alte scogliere Tafal (Tafal Cliffs) si arriva a Xewkija, la cui chiesa è giustamente famosa; il nome ufficiale è Xewkija Dome (Duomo), ma tutti la chiamano The Rotunda (La Rotonda) per l’enorme cupola che caratterizza, assieme alla Cittadella di Victoria, il panorama di Gozo. Pochi chilometri per giungere a Victoria-Rabat, capoluogo dell’isola, celebre per la sua splendida Cittadella. Il nome Victoria è dovuto alla Regina inglese e risale all’anno 1887. L’intero capoluogo si chiama così, ma i cittadini di Gozo continuano a chiamarlo Rabat. In pratica Rabat è la città bassa, ben distinta dalla Cittadella.

A Gozo, nella Cittadella e poi nei negozietti
Gozo foto di Myriam Thyes
Gozo foto di Myriam Thyes

Il vero cuore di Rabat-Victoria, il centro per eccellenza sia di Gozo sia della sua memoria storica, è la Cittadella. Il primo sguardo d’ammirazione e meraviglia è per i Bastioni, che sovrastano la parte bassa della città; risalgono ai primi anni del XVII secolo e sono stati edificati su progetto iniziale del Laparelli. Ed è proprio nella Cattedrale di Santa Maria (St.Mary Cathedral) che i turisti entrano, una volta giunti nella Cittadella.

Gozo Cattedrale di Santa Maria foto-di-Thyes
Cattedrale di Santa Maria – foto di Thyes

La visita a Gozo non può che concludersi facendo un completo giro dei bastioni, guardando oltre le mura e all’interno di esse. Da non perdere, tra le viuzze della cittadella si incontrano negozi in cui è possibile acquistare prodotti genuini come il miele, il tipico formaggino Gbejniet, il succo di Carruba, i capperi e pomodorini sottolio.

All’esterno lo sguardo spazia sui paesini dell’isola, costruiti in genere sulla sommità delle colline, alcune delle quali hanno la cima tronca e piatta. A nord il Mediterraneo è blu intenso, colore che ben si sposa con quello verde e bruno della terra; verso sud il panorama abbraccia l’isola di Comino e Malta.

LEGGI ANCHE  Da Persia a Iran. Mosaico da interpretare

Come Ulisse rapito da Calipso
L'area archeologica di Ggantija
L’area archeologica di Ggantija

La notorietà del piccolo centro di Xaghra (pronuncia: Sciara) è indissolubilmente legata a un sito storico speciale, che da solo vale il viaggio a Malta: Ggantija. I templi di Ggantija rappresentano il complesso megalitico più grande e meglio conservato delle isole maltesi. Sono due i templi, separati uno dall’altro, che risalgono ad un periodo compreso fra il 3600 e il 3200 avanti Cristo. La caratteristica distintiva dei templi di Ggantija è senza dubbio data dagli enormi muri di cinta del complesso che allineano, incastrate verticalmente e orizzontalmente, grandissime lastre di pietra, alcune alte sino a 6 metri e larghe 4, per un peso complessivo che varia dalle 40 alle 50 tonnellate!

Gozo-Baia-di-Rambla ©Luca-Aless
Baia di Rambla ©Luca-Aless

Da Xaghra una strada un po’ più stretta delle altre (che comunque larghe non sono) conduce alla costa nord, alla baia di Ir-Ramla (spiaggia di sabbia, questo il significato). Qui è approdato Ulisse e qui è stato soccorso e amorevolmente “sequestrato”, per sette lunghi anni, dalla ninfa Calipso. Fra le dune di sabbia rossa ci sono solo i resti di una villa romana. La famosa grotta non è più visitabile, a seguito di un crollo. Un’altra stradina, in direzione ovest, conduce a Marsalforn, rinomata stazione balneare, nota per i prodotti artigianali delle sue donne: merletti confezionati al tombolo, capi lavorati a maglia ecc.

La roccia e le sue mille forme a Dwejra Bay
Una
Una “finestra azzurra” sul mare

Da Gharb e San Lawrenz si raggiunge velocemente Dwejra Bay, zona che presenta alcune curiosissime bellezze naturali, modellate nel corso dei secoli dal mare. Anzitutto l’Inland Sea (mare interno, in maltese il-Qawra). L’antico sprofondamento della parte interna di una grotta, ha permesso alle acque del mare di formare una specie di piccola baia, frequentata da bagnanti e dagli appassionati di sub che si possono trovare qui praticamente ogni giorno dell’anno. Poco oltre, ecco la famosa Azure Window (finestra azzurra) un arco naturale sotto cui scorre il mare. Poco oltre la Qawra Tower (Torre Qawra) fatta costruire nel 1651 dal Gran Maestro Lascaris, c’è il Fungus Rock (Roccia del Fungo), detta in maltese Il-Gebla tal-General (la roccia del Generale); è un monolite alto 60 metri a poche decine di metri dalla costa. La roccia è stata per lunghi anni il luogo di raccolta di un raro fungo.

LEGGI ANCHE  Dublino, capitale da “assaporare”

A questo punto è opportuno il ritorno nell’hotel di Malta, per dedicarsi a un sabato sera di divertimento iniziando con una gustosa cena a base di pesce in un tipico ristorante di Spinola Bay, per proseguire con un’adrenalinica puntata al Casinò Dragonara e concludere la nottata nella sfrenata “Movida maltese” di Paceville tra i numerosi locali notturni.

Dal “porto dei siciliani” ai luoghi della sacralità
Gozo Tipiche imbarcazioni luzzu-foto-di-Mauroonline
Tipiche imbarcazioni luzzu ©Mauroonline

Lasciate le Tre Città, proseguendo verso sud, attraverso Zabbar, si arriva a Marsaskala; un tempo villaggio di pescatori, oggi centro turistico fra i più vivi di Malta. Il nome di questa località adagiata nel fondo di una stretta e lunga baia, significa “Marsa Ta’Sicali”, ovvero “porto dei siciliani”, perché molti erano i pescatori che qui arrivavano dall’isola. La meta successiva è Marsaxlokk, il “porto dello scirocco”, che mette in mostra una baia sempre affollata di luzzu. le tipiche e coloratissime imbarcazioni da pesca maltesi. Marsaxlokk, nei giorni di festa, è sede di un celebre “mercatino” (bancarelle di pesce fresco, merci varie e prodotti agro-alimentari) che si snocciola lungo la strada che costeggia la baia. Luogo adatto per una sosta-pranzo. I ristoranti, specializzati nei piatti di pesce fresco, sono molti e tutti di buon livello. Si prosegue per Zurrieq, la cittadina più meridionale di Malta, prossima alle scogliere. Il nome deriva dall’arabo israq (azzurro), con riferimento sia al mare sia al colore degli occhi di molti abitanti, di chiara origine normanna.

Gozo Mnajdra Sudika
Mnajdra © Sudika

A Gozo, restano gli ultimi scampoli del “long week-end” da spendere. La prima meta è la Grotta Azzurra (Blue Grotto, Wied iz-Zurrieq) che si trova, ovviamente sul mare, due chilometri a sud di Zurrieq. Il mare penetra nella grotta che, grazie alle pareti di roccia chiara, forma degli effetti di luce gradevolissimi. Moltissimi i luzzu maltesi a disposizione per la gita. Dopo la Grotta Azzurra, ecco i famosi templi “vista-mare” di Hagar Qim e Mnajdra. Sono i luoghi della sacralità, della riflessione, della commozione. Sorgono a circa 500 metri di distanza uno dall’altro e risalgono alla fase storica detta di Ggantija-Tarxien, collocabile fra il 3600 e il 2500 avanti Cristo. Hagar Qim vuol dire ”pietre sacre, di culto”. Mnajdra è formato da tre templi accostati, ma separati, disposti a semicerchio. Interessante è la piccola apertura sul lato sinistro della sala grande che comunica con l’esterno; potrebbe essere una bussola che aveva funzioni di oracolo, mediato dall’interpretazione del sacerdote. Altri studiosi hanno ipotizzato l’esistenza di un osservatorio solare piuttosto sofisticato, che consentiva di calcolare con precisione solstizi ed equinozi; è infatti quasi perfettamente orientato lungo l’asse est-ovest. Un ultimo sguardo, dalle scogliere, al blu del Mediterraneo e alla piccola Isola di Filfla. Quindi il tragitto finale verso il vicino aeroporto di Luqa, per lasciare Malta e i suoi molti splendori.

LEGGI ANCHE  Viaggio avventura nella natura selvaggia della Svezia Artica

“Le Tre Città” con Corto Maltese
Gozo

L’atmosfera che si respira su questa sponda del Grand Harbour è più “orientale” rispetto a quella del resto dell’isola e presenta un fascino tutto particolare. Camminare lungo le penisole di Senglea, di Vittoriosa, entrare nei palazzi che le abbelliscono per scoprire le tracce della storia, è un’emozione che chi sceglie Malta come meta turistica dovrebbe provare. I luoghi lo meritano ampiamente. Le Tre Città Cospicua (Kospikwa), Senglea (L-Isla) e Vittoriosa (Birgu) sono il cuore antico del porto di Malta. In questo posto i traffici, le merci, le persone ne hanno fatto un luogo affascinate e pregno di storia. Proprio qui, infatti, il maestro Hugo Pratt è stato ispirato e ha fatto nascere “Corto Maltese” il famoso personaggio del fumetto.

Leggi anche:

Ultimo sole a Malta

Malta a tavola

Condividi sui social: