Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Con l’Oceano nel cuore

Sull’Isola di Wight, tempio dei velisti, dove l’Oceano e il cielo si specchiano a vicenda e dove la fotografia di mare è nata e cresciuta. Carlo Borlenghi, fotografo di vela, racconta la “sua” isola nella prefazione al nuovo libro della velista Inbar Meytsar “L’isola delle vele”, edito da Effemme Edizioni

(Credit: Inbar Meytsar - Effemme Edizioni)
(Credit: Inbar Meytsar – Effemme Edizioni)

Io avevo ventitré anni, ero un ragazzino cresciuto sulle rive del Lago di Como e dell’Isola di Wight sapevo quello che sapevano tutti i ragazzini di quegli anni: il concerto, gli hippies, Jimi Hendrix… quanto bastava per sembrare a uno come me – che era intimidito anche solo da una città come Milano – un posto affascinante, esotico e forse irraggiungibile.

A differenza della maggioranza dei miei coetanei, però, per me l’isola significava anche qualcosa in più: la passione per la fotografia di vela stava nascendo prepotente in me. L’Isola di Wight era la sorgente di tutto il meglio che la fotografia di vela significava a quel tempo, perché era l’isola della famiglia Beken di Cowes, i leggendari fotografi che, insieme ai Rosenfeld, questo mestiere, che da trent’anni vivo intensamente, lo hanno inventato.

Stento a crederlo pure io, eppure due anni più tardi, a bordo di un furgoncino che avevo attrezzato a casa, letto, camera oscura, cucina, laboratorio, negozio – in sostanza il mio mondo personale a quattro ruote – partivo alla volta dell’Admiral’s Cup, l’evento velico per eccellenza. Destinazione? Ovviamente Cowes, ovviamente l’Isola di Wight, dove la fotografia di vela era nata e cresciuta, dove mi sarei riempito gli occhi di Oceano e sarei cambiato anch’io.

(Credit: Inbar Meytsar - Effemme Edizioni)
(Credit: Inbar Meytsar – Effemme Edizioni)

Fotografare questi uomini e donne, catturare istanti di queste sfide è diventata la mia vita. Un fotografo non è altro che un pittore che ha nella luce la sua tavolozza.

Ebbene, quando vado sull’Isola di Wight per la Rolex Fastnet Race, oggi come ai bei tempi dell’Admiral’s Cup, mi trovo a dipingere con dei colori che la mia tavolozza non trova da nessun’altra parte. Perché la luce da quelle parti ha una sostanza tutta sua, una natura cangiante e inafferrabile che lascia di stucco chi, da una vita come me, la luce cerca di catturarla. In nessun altro posto ti rendi conto di come l’Oceano e il cielo si specchino a vicenda.

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L’isola delle vele

Con l'Oceano nel cuore

 

L’isola delle vele

Un anno a Wight con l’oceano nel cuore

di Inbar Meytsar

Effemme Edizioni – Anno 2010

Pagine: 130

Prezzo: € 13,50

 

Inbar Meytsar, esperta velista e istruttrice della Lega Navale Italiana, ci conduce sull’isola di Wight, “un frammento di terra intriso di salsedine e vento, che respira Oceano e parla di Vela”. Wight è l’eden di ogni anima inquieta che “dentro sé ha un altro oceano intero da placare”. Con questo stesso spirito Inbar Meytsar arriva a Cowes in cerca del proprio sé naufragato dopo la scomparsa di Simone Bianchetti, suo marito e grande protagonista delle regate oceaniche. Il libro narra un percorso personale, ma anche il mondo della vela ai più alti livelli, svelando il dietro le quinte di uno sport estremo che, pur avvalendosi di tecnologie avanzatissime, conserva intatto il fascino dell’avventura.

“L’isola delle vele” è un nuovo libro di Effemme Edizioni, casa editrice italiana che si occupa esclusivamente di mare grazie a una nutrita équipe di esperti e alla passione di skipper e giornalisti dei settori nautico e turistico.

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