Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

La danza della”melaya”, dalle donne di Alessandria d’Egitto

Melaya è l’ampio scialle nero avvolto con abilità dalle danzatrici intorno al loro corpo. Movenze maliziose che simulano il corteggiamento e rievocano il fascino delle donne alessandrine

danza della melaya
Danza della melaya

La danza della melaya è originaria della regione di Alessandria, è una danza folcloristica che deve il suo nome alla melaya, ossia lo scialle nero con cui viene ballata. In questa forma di ballo l’abbigliamento è strettamente legato alla tradizione. La danzatrice è solita indossare la gallabiyya, un tradizionale abito lungo, un mandil, un fazzoletto adornato con ponpon sistemato sul capo, e infine la melaya, uno scialle nero di ampie dimensioni. Questo modo di danzare consiste nell’avvolgere con grande abilità la melaya intorno al corpo, mentre si eseguono i passi. Mentre si balla si mettono in evidenza di volta in volta il bacino, le spalle, i passi, gli occhi e il volto, mentre le mani reggono lo scialle.

Nella danza della melaya una teatralità dei gesti 

danza Danzatrice
Danzatrice

Tutti i movimenti del corpo tendono a simulare il corteggiamento tra un uomo e una donna. Ogni gesto che raffigura le avance dell’uomo, la donna che si ritrae, nascondendosi, ma con maliziosa maestria, dietro al suo scialle nero. Le movenze ammiccanti di questa danza derivano dalle donne di Alessandria d’Egitto, considerate le donne più belle e affascinanti del paese, che erano solite camminare per le strade della città avvolte nelle melaye, muovendole per attirare gli uomini. È una danza molto allegra, che richiede una certa teatralità da parte della danzatrice e rispecchia il carattere gioviale di questa città di mare e d’arte. Non solo i libri accendevano gli spiriti alessandrini.

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