In questi giorni di Carnevale uno strano personaggio si aggira in laguna. È un menestrello che percorre calli e piazze e incontra turisti e venzeziani in maschera per tracciare un ritratto della loro personalità, non disegnato ma in versi. In realtà il Menestrello è un rinomato psicologo che da anni lavora con i giovani al problema delle dipendenze e nel periodo del Carnevale lascia il suo studio romano per intraprendere questa indedita “avventura”: “In questo mio viaggio per calli e piazze – spiega lo psicologo – vado alla ricerca della dimensione narrativa, poetica della personalità. Non ho l’ambizione di proporre un vero e proprio percorso formativo, ma piuttosto un divertimento che apre alla conoscenza di sé. Quella che mi diverto a svolgere per strada non si può definire una scienza esatta, quanto piuttosto un’arte di più pensieri, che a volte si intersecano e si potenziano, a volte si contrappongono e si evolvono, arricchendosi, nel tempo, di contenuti più profondi e consapevoli”. (01/03/2011)