Il luogo è quanto di più solido e vicino alla realtà contadina si possa immaginare: un antico frantoio con le grandi macine in pietra, forti e severe. Il contenuto è la luce, la trasparenza colorata dell’arcobaleno, rintracciabili nei vasi e nelle strutture di vetro che qualcuno ha fatto nascere, soffiando sabbia incandescente.
Le forme sono morbide e pure; a volte sembrano seta plissettata gialla come il sole, altre blu come il mare di Cap d’Antibes, vicino pochi chilometri, e rosso come il fuoco dei tramonti estivi.
Un giardino di pietre e vetri
Siamo a Biot, in Provenza, e questo atelier appartiene a due creatori con diverse personalità: il padre, Robert Pierini, ha ridato negli anni Ottanta il posto d’onore che spettava all’arte del vetro soffiato; è considerato uno dei Maestri vetrai francesi tra i più importanti. Antoine, il figlio, è cresciuto in stretto contatto con questa esperienza alchemica affascinante, mediante la quale con la forza del fuoco, la potenza del fiato e la maestria della mente e delle mani, nascevano e nascono modelli, colori e spessori sempre diversi. Antoine possiede grinta, passione con le quali plasma questo magma incandescente; il padre Robert lo osserva ed è sempre pronto a trasmettere la sua consolidata esperienza. L’ultimo grande lavoro di Antoine è stato realizzato per la terrazza sul mare del Beach Hotel a Cap d’Antibes; un giardino nel quale i vetri di tutte le forme e gradazioni di colore nascono dalle pietre. (21/04/2011)
Info: www.antoinepierini.com