Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

La Westside “Story” di Zurigo

Vecchi stabili, magari privi delle antiche coperture, che occhieggiano desolatamente vuoti nei panorami periferici delle grandi città. Nasce così l’Archeologia Industriale che li riporta a nuova vita. Con “abiti” nuovi e moderne funzioni. Come è avvenuto nel quartiere occidentale di Zurigo

Una struttura in ferro con una ciminiera ancora in funzione nel quartiere West di Zurigo
Una struttura in ferro con una ciminiera ancora in funzione nel quartiere West di Zurigo

L’Archeologia Industriale cominciò a svilupparsi attorno agli anni Cinquanta in Inghilterra, senza alcun dubbio il primo Paese europeo ad avere avuto un ruolo di rilievo nella crescita industriale e nel conseguente “mutamento” del panorama complessivo del territorio che si era venuto a creare col processo di industrializzazione del Paese, iniziato verso la fine del Settecento. La presa di coscienza della salvaguardia di un “monumento” di questo tipo si ebbe nella gente di Londra, quando nei primi anni sessanta si oppose al progetto di demolizione delle colonne doriche delle arcate in ferro della Euston Station.

L’Archeologia Industriale, una disciplina oggigiorno largamente diffusa, studia le tecnologiche del passato: edifici, infrastrutture delle fabbriche, macchinari; il tutto parte di un sistema che ha determinato un preciso e ben connotato territorio e modificato lo stesso paesaggio trasformandolo, col tempo, in paesaggio misto; tradizionale e industriale insieme. Ecco quindi la necessità di conservare per i posteri la memoria del lavoro, le antiche tradizioni e mestieri, conservando nel contempo importanti testimonianze, proprie di una recente e operosa civiltà.

Tipiche finestre che contraddistinguono l'Archeologia Industriale
Tipiche finestre che contraddistinguono l’Archeologia Industriale

Zurigo West Revival. Foto di Giovanna Dal Magro

Il ristorante accanto ai forni. Industriali.

Nella zone industriale un suggestivo ristorante nello spazio dei forni
Nella zone industriale un suggestivo ristorante nello spazio dei forni

Una delle trasformazioni più recenti e molto interessanti è quella del quartiere West di Zurigo. Qui si respira un’aria internazionale densa di rimandi creativi, architettonici e artistici, che proviene da strutture industriali che nella conversione, avvenuta successivamente, non hanno perso la forza della loro storia. Una delle prime fabbriche svizzere ad insediarsi in questo quartiere fu nel 1890 la Escher-Wyss, che progettava ruote idrauliche, turbine e battelli a vapore; a tale fabbrica se ne aggiunsero presto altre, come quelle del sapone e delle ruote dentate.

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Negli anni Ottanta l’industria subì un tracollo e molte ditte chiusero i battenti o si trasferirono, lasciando così liberi enormi spazi che stimolarono la creatività di architetti e designers. Ora nella Zurich-West si incontrano teatri, atelier d’arte, a volte nello stesso spazio condiviso con un ristorante; poi studi fotografici, uffici, studi televisivi, di grafica, oltre a bar, lunge, luoghi di ritrovo. Uno dei più noti è Les Halles, un tempo officina Peugeot, oggi ristorante con annesso negozio biologico, punto d’incontro molto “in”.

Questo spumeggiante Quartiere ha aiutato Zurigo a diventare una vera Metropoli di cultura e divertimento; è in continua crescita ed evoluzione ma per mezzo delle strutture conservate e modificate non si dimentica del suo operoso passato. (13/05/2011)

 

Info: www.zurigoturismo.com

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