Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Alberghi europei alla prova del nove

‘European Hotel Manager Association’, dopo il congresso a San Pietroburgo, rilancia la necessità di “dare ossigeno al settore”. I numeri: il mercato comunitario è in ripresa, ma a ritmi più lenti rispetto alla tendenza globale

Da sinistra Peter Bierwirth, presidente Ehma e Ezio Indiani, delegato nazionale del Chapter Italia
Da sinistra Peter Bierwirth, presidente Ehma e Ezio Indiani, delegato nazionale del Chapter Italia

Rilanciare le strutture alberghiere del vecchio continente è l’esigenza dichiarata nel corso della riunione generale Ehma, European Hotel Manager Association, chiusa alcune settimane fa a San Pietroburgo. I direttori generali degli albeghi quattro e cinque stelle della comunità europea, più di 150 rappresentanti, si sono confrontati con gli ultimi dati di mercato su turismo e ricettività e hanno espresso un messaggio di allerta. Il mercato è in ripresa, i numeri tornano positivi dopo la crisi economica del 2008 ma in Europa la curva di crescita è la più lenta, rispetto alla tendenza globale. Kent Nyström, presidente di Hotrec, portavoce di Hotel, Ristoranti e Bar europei, ha affermato: “Siamo di fronte a una concorrenza globale che si fa sempre più forte, grazie anche ai paesi emergenti o in via di sviluppo che attirano un numero crescente di turisti. Se l’Europa ha intenzione di mantenere ancora il primato di meta turistica mondiale, deve dare ossigeno al settore alberghiero”.

Viaggi d’affari e generazione “Y”

Alberghi europei alla prova del nove

Nyström commentava i dati rilasciati a febbraio scorso da Omt, Organizzazione mondiale del turismo, che ha registrato un primo segnale di recupero nel 2010, con un 2,8 per cento in più di notti trascorse in hotel nei paesi europei. L’ultima media annunciata è del 3 per cento e il grado di attrattività dell’Europa è ancora alto, se si considerata che, per il 51 per cento dei turisti internazionali, il vecchio continente è la destinazione principale.

Importanti si sono rivelati i viaggi d’affari, in crescita, mentre di particolare interesse figurano, agli occhi dei responsabili del settore, i turisti della generazione “Y”: con un’età media di 25 anni, per il 68 per cento non europei, aspirano a prodotti di lusso e sono abituati ad acquistare on line.

LEGGI ANCHE  L'indice previsionale basato sui viaggi d'affari

I motivi di preccoupazione vengono dai ritmi lenti della crescita nel mercato europeo. Per Kent Nyström: “Migliori valutazioni, una legislazione più equilibrata, snellimento della burocrazia, maggiore facilità di accesso ai finanziamenti e una diminuzione della tassazione sono gli ingredienti indispensabili della ricetta per un recupero più veloce”.

(24/06/2011)

 

Info: www.ehma.com

Condividi sui social: