è la meta ideale di chi da Vienna si sposta a Salisburgo e in media vi si soggiorna solo un giorno. Ventiquattro ore non sono però abbastanza per visitare la città. Il motivo è presto detto: tantissime le cose da scoprire e da fare lungo le sponde del Danubio. Anche e soprattutto all’insegna della natura. Tre giorni o più, per i più fortunati, invece, possono essere sufficienti per rendersi conto di quanto Linz sia attraente. Così sposando lo slogan eloquente che il capoluogo dell’Alta Austria lancia a tutti suoi ospiti, ovvero “Linz cambia“, abbiamo accettato l’invito dell’Ente del Turismo locale di soggiornarvi alcuni giorni per vedere coi nostri occhi come la Capitale Europea della Cultura del 2009, oltre ad avere una doppia anima, antica e moderna, che peraltro riesce benissimo a far convivere, offra tanti momenti per il relax e il rifornimento di energie sulle sponde del fiume blu o in uno dei tanti caffè magari comodamente seduti davanti a una fetta di Linzer Torte (la famosa crostata di Linz).
La vivace “vita” del Donaupark
Si può vedere come scorre la vita a Linz visitando il Donaupark, il grande parco sul fiume blu dove negli anni Settanta è stato realizzato un parco delle statue di metallo e la casa di Bruckner, una delle case concerti più conosciute dell’Austria e dove si svolgono il Festival di Bruckner e la turbolenta LinzFest. Studenti, mamme col passeggino, appassionati di jogging, manager, giovani si ritemprano sul prato. Questo è il luogo ideale dove trovare un po’ di riposo sulla riva del fiume, camminare a piedi o coi pattini lungo la pista ciclabile, fare trekking (dal luglio scorso Linz è il punto centrale della Donausteig, 450 chilometri di 40 diversi sentieri immersi nella natura lungo il fiume blu), fare un giro in bicicletta o una gita in nave (le società crocieristiche propongono escursioni giornaliere verso le più belle città del lungo fiume, tour serali accompagnati da cene gourmand e week-end a bordo, con sosta notturna in romantici boutique hotel). E perché no, darsi all’arte.
Linz, fascino del passato e innovazione
Basta girare per le viottole e i viali cittadini di Linz per rendersi conto che pur mantenendo intatto tutto il fascino del passato, la città è aperta all’innovazione. Ecco allora sulla collina del Castello tracce dell’epoca romana, nel cuore antico eleganti cortili risalenti all’epoca rinascimentale, nel centro cittadino chiese barocche arricchite da splenditi stucchi, facciate classiche e al tempo stesso modernissimi edifici a specchio. Un mix che vede un numero svariato di monumenti storici, classici, moderni, d’arte e di design e che ben descrive il Dna di questa città. Ed è proprio questo l’obiettivo che da un po’ di anni la città si è data: proporsi come una metropoli sfavillante, moderna, innovativa, ricca di proposte pur restando un piccolo gioiello “antico”, con un’alta qualità della vita.
Se è sbagliato però immaginarla come una città dove il turista di turno si volta in cerca delle testimonianze del tempi antichi, ancora di più lo è considerarla una metropoli industriale, fama che si è guadagnata grazie alla Voestalpine, la più famosa acciaieria della zona, che recentemente ha aperto un centro visite che pare un museo del futuro, innovativo e multimediale, dedicato ai mille utilizzi dell’acciaio, anche in ambito artistico. Chi lo fa, dovrà ricredersi: alta l’attenzione per l’ambiente, indissolubile il legame col Danubio e tanta la natura che abbraccia il centro storico. Oltre il 60 per cento del territorio urbano è, infatti, occupato da aree verdi, che danno il meglio di sé in primavera e in estate. A Linz poi verde fa rima con aria pulita, occasioni per vivere all’aria aperta. Ma non solo. Tantissime le esperienze e gli eventi naturali unici, coinvolgenti e divertenti che attendono per tutto il 2011 i visitatori.
Linz e dintorni, gli eventi dell’anno
Scorrendo il calendario 2011 degli eventi di Linz e dintorni, ecco la mostra locale di floricoltura di Ansfelden, a pochi chilometri dal centro cittadino (solo 15 minuti in auto), dove va in scena, fino al 2 ottobre, “Sinfonia in verde“. Un festival che abbina la musica al profumo e al colore dei fiori, che quest’anno è dedicato ad un grande compositore come Anton Bruckner, nato proprio nei pressi di Linz. A differenza delle passate edizioni quella di quest’anno è stata organizzata vicino alla città e vede coinvolti i giovani della scuola professionale di Ritzlhof, nella cui sede si svolge gran parte dell’esposizione, cosa mai prima d’ora accaduta. Da ammirare 25 giardini tematici frutto di 110mila bulbi.
Una volta rientrati a Linz, sempre per restare in tema, merita una visita l’esposizione “In Giardino. Spazi vitali tra ricerca ed esperimento“, in programma allo Stadtmuseum Nordico, il museo che racconta la storia della città, in calendario fino al 31 ottobre. Verde anche il Castello di Linz con la mostra “Natura dell’Alta Austria”, fino al 16 ottobre. Il castello cittadino, il più grande museo universale di tutta l’Austria, proporrà un percorso guidato nella storia della natura, sfoggiando vere e proprie rarità come il modello di pescecane preistorico, lungo ben nove metri. Per finire non si può non fare una passeggiata nel famoso Giardino Botanico conosciuto come un’oasi del verde in fiore. Uno spazio verde di 4,2 ettari con 10mila diverse piante e tantissime rigogliose serre dov’è custodita una raccolta di cactus e orchidee rarissime. Un posto molto caro ai cittadini che la domenica mattina dei mesi più caldi dell’anno vi cercano un po’ di riparo dal sole. Anche se è soprattutto verso il Danubio, che l’anima verde di Linz esplode.
Linz per gli appassionati di arte e scienza
Sempre restando a Linz, nell’immediata prossimità del Donaupark si trova il maestoso museo d’arte Lentos, dal 2003 uno dei più importanti d’arte moderna e contemporanea d’Austria. Per un salto nel mondo multimediale basta, invece, passare sull’altra riva dove si trova l’Ars Electronica Center (AEC), ovvero il museo del futuro (di notte lo si intuisce dalla facciata del palazzo che lo ospita: luminosa ed animata), che in tre mila metri quadrati ospita progetti innovativi, ovviamente tutti da vedere e sperimentare, e dove è possibile sviscerare il tema dell’impatto della biodiversità sulla nostra vita (i visitatori si possono mettere alla prova nella clonazione delle piante, in un autoscatto della propria retina da inviarsi poi via posta elettronica o nel comandare un robot). Famoso in tutto il mondo il suo Deep Space dove vivere un’esperienza unica al mondo: assistere a uno spettacolo dal vivo in 2D e 3D con immagini di grande impatto ed effetto proiettate sulle pareti e sul pavimento, su superfici di 16X9 metri. Si può viaggiare in luoghi lontani, nelle città d’arte, nello spazio o osservare fotografie e celebri dipinti nei minimi dettagli.
Linz dal tram storico Postlingber
Da non perdere anche un viaggio sul Postlingber, il tram storico di Linz famoso per la linea ferroviaria di montagna più ripida d’Europa (parte ogni trenta minuti dalla Piazza Principale per Postlinber e ritorno). Qui potrete godere di una vista spettacolare sulla città. Al punto più alto si trova la Basilica del pellegrinaggio della Vergine Maria dei Sette Dolori. In presenza di bambini, assolutamente da visitare la Ferrovia Speleologica Grottenbahn per una gita nel mondo dei nani, animali del bosco e delle favole. Impagabile anche la vista sulla città che si può godere dai ponti sistemate sui tetti di alcuni palazzi più belli del centro storico (si raggiungono anche le guglie della splendida Chiesa delle Orsoline) grazie alla mostra Hohenrausch 2 (letteralmente “estasi dell’altitudine”), evento giunto alla seconda edizione organizzato dal museo Ok, in programma fino al 16 ottobre, che oltre a un impressionante panorama, offre installazioni, arte e sorprese dedicate al tema “Saltando di gioia e giochi in acqua”. Una miscela di cose da fare e da vedere che rendono veramente impensabile, oltre che impossibile, visitare Linz in un solo giorno. Dunque perché non cambiare la tabella di marcia decidendo di soggiornarvi qualche giorno in più, per una boccata d’ossigeno.
Passeggiando per Linz. Foto di Marcella Gaudina © Mondointasca.org