Giovedì 18 Aprile 2024 - Anno XXII

Un Cézanne per Milano

A palazzo Reale, fino al 26 febbraio, una scelta di quaranta opere richiama l’attenzione sull’artista di Aix en Provence. Da alcune opere giovanili sino ai dipinti che fecero della sua opera la fonte d’ispirazione per i movimenti del Novecento

Cézanne, il giardiniere Vallier
Cézanne, il giardiniere Vallier

Paul Cézanne entra nella proposta espositiva della stagione autunnale di Milano con la mostra aperta, da quest’oggi sino al 26 febbraio, a palazzo Reale. Negli spazi antistanti piazza del Duomo, accanto al museo del Novecento che da un anno circa è nuova destinazione per il turista appassionato d’arte in città, palazzo Reale accosta il maestro della pittura francese alle mostre già presenti di Roberto Ciaccio, esempio di arte contemporanea, in corso fino al 20 novembre, e di Artemisia Gentileschi, una finestra sul Seicento aperta sino a fine gennaio. Cézanne è forse il nome più noto e la scelta di quaranta opere, prestiti francesi, ma anche da collezioni private e musei e europei e americani, potrà richiamare gruppi eterogenei di visitatori, fra cultori e grande pubblico. Disposte in un percorso cronologico, dipinti e acquerelli di Cézanne non sono in numero molto ampio ma coprono i diversi soggetti che l’artista trattò nel corso della sua ricerca: paesaggi, ritratti, nature morte.

Forme e colori della Provenza

Cézanne. Il tavolo di cucina-Natura morta con cesta
Cézanne. Il tavolo di cucina-Natura morta con cesta

Artista perlopiù incompreso da vivo, considerato oggi come prima ispirazione di molte avanguardie pittoriche del Novecento, Cézanne è ricordato soprattutto per opere come “Il tavolo di cucina”, concessa a palazzo Reale dal museo d’Orsay, o “Grande pino e terre rosse”, un prestito dall’Ermitage di San Pietroburgo che arriverà tra poco più di una settimana. La mostra inizia però dal Cézanne giovane, quasi irriconoscibile nei dipinti che si confrontano con la tradizione pittorica dell’Ottocento e in opere interessanti sotto il profilo biografico, come i dipinti murali che l’artista aveva realizzato per la casa paterna e che oggi sono custoditi, trasferiti su tela, al museo delle Belle Arti di Parigi. Il Cézanne maturo è poi quello che torna a dipingere la sua Provenza, rigorosamente en plein air, contemplando e traducendo in pittura il monte Saint Victorie, Bibémus, il parco di Chàteau Noir e, di poco allontanandosi dalla zona di Aix en Provence, la luce dell’Estaque presso Marsiglia.

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Cézanne. Les atelierr du Midi

Milano, palazzo Reale, dal 20 ottobre al 26 febbraio 2012

Orari: lunedì 14.30-19.30; giovedì e sabato 9.30-22.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30-19.30

Info: www.mostracezanne.it

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