La Mostra, un encomiabile sforzo collettivo
A disposizione dei visitatori, oltre al video biografico, un apparato didattico completo a cura di Stefano Zuffi, costituito da audio-guide realizzate in collaborazione con giovani attori del Piccolo Teatro di Milano.
La mostra è stata realizzata grazie al sostegno e al contributo della Banca Popolare Commercio e Industria, della “The Gabriele Charitable Foundation” di Lugano, della Regione Lombardia e della Provincia di Milano. Ha ottenuto il Patrocinio del Comitato per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Lombardia, oltre che delle sezioni Cultura della Provincia di Milano, del Comune, dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, dell’Università degli Studi di Milano, per finire con il Consolato Generale di Svizzera in Italia e l’Assessorato alla Cultura della Città di Lugano. Un insieme di istituzioni di prestigio che hanno nobilitato l’iniziativa del Poldi Pezzoli.
La mostra resterà aperta fino al 13 febbraio 2012.
(24/11/2011)
Informazioni: www.museopoldipezzoli.it
Un nobiluomo patriota
La mostra, collegata alle celebrazioni per i Centocinquant’anni dell’Unità d’Italia, si intitola: “Gian Giacomo Poldi Pezzoli. L’uomo e il collezionista del Risorgimento” ed è frutto di un tenace lavoro di archivio volto a far luce sulle vicende storiche e biografiche del patriota collezionista. L’attenzione è focalizzata sull’impegno ideologico e artistico del fondatore della casa museo e racconta, attraverso pezzi da collezione, le vicende dell’Indipendenza e dell’Unità d’Italia. Il nobiluomo riveste infatti un ruolo politico di rilievo nel corso delle Cinque Giornate di Milano, sostenendo economicamente il Governo Provvisorio e i moti rivoluzionari del 1848; supporto che gli costa poi, in seguito al ritorno degli austriaci, l’esilio in Svizzera e la confisca dei beni. L’eredità lasciata a Milano dal patriota riguarda testimonianze di vario genere che documentano un costante impegno politico a sua volta figlio di una radicata formazione culturale. Nato in una famiglia di spicco dell’ambiente intellettuale milanese, figlio di Giuseppe Poldi Pezzoli e di Rosa Trivulzio, Gian Giacomo ha il privilegio di crescere socialmente tra ricchezze culturali ed artistiche; gli è concesso di sfruttare il proprio patrimonio per arricchire la dote di pezzi d’arte oltre quelli tramandatigli dalla sua famiglia, tra le più nobili e ricche di Milano. Ha poi l’opportunità di viaggiare in tutta Europa, venendo così a contatto con altri collezionisti; visita importanti mostre, tra le quali le prime esposizioni internazionali.
Gian Giacomo Poldi Pezzoli. L’uomo e il collezionista del Risorgimento.