Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

Tortona. Riscoprire la natura morta

La mostra, “La meraviglia della natura morta. 1830-1910”, aperta ancora fino al 19 febbraio, curata da Giovanna Ginex, propone uno sguardo sulla pittura italiana tra stile accademico, Scapigliatura e divisionismo. Non si tratta di semplici vasi di fiori…

Cesare Tallone, Natura morta con formaggi e salami, part., 1887. Collezione Paolo Candiani
Cesare Tallone, Natura morta con formaggi e salami, part., 1887. Collezione Paolo Candiani

Ancora fino al 19 febbraio una gita a Tortona tiene in serbo una sorpresa: la mostra “La meraviglia della natura morta. 1830-1910. Dall’Accademia ai maestri del Divisionismo”. Nella Fondazione Cassa di Risparmio della città, una selezione di dipinti, a cura di Giovanna Ginex, presenta, da un punto di vista nuovo, uno dei generi pittorici di consuetudine più associati alla tradizione. Il visitatore torna alle atmosfere accademiche ottocentesche, attraversa gli stili più diffusi tra le scuole d’area settentrionale, in particolare lombardi e approda alle porte del Novecento, con gli esempi di Scapigliatura e divisionismo. Non si vedono semplici vasi di fiori, insomma, nell’esposizione che conta circa sessanta opere, con prestiti provenienti da più raccolte, tra Milano, Roma, alta Italia e Svizzera e un panorama di autori da Francesco Hayez a Giovanni Segantini.

Natura morta: Vanitas, pesche e formaggi

Giovanni Sottocornola, Pesche, particolare, 1892. Collezione privata
Giovanni Sottocornola, Pesche, particolare, 1892. Collezione privata

Le prime opere esposte tradiscono le tendenze delle scuole accademiche del Nord Italia nell’Ottocento. A Milano, Bergamo, Brescia, la natura morta è terreno di studio per la scuola di decorazione, per rappresentare fiori e animali e interpretare il tema della Vanitas, con composizioni che alludono allo stato effimero dell’esistenza. Molti di questi dipinti erano occasione di finanziamento economico per gli artisti dell’epoca: il genere della natura morta è quindi tra quelli che fanno da cartina al tornasole per studiare le tecniche degli autori, ma anche il gusto di committenti e collezionisti. Aria di nuovo si respirerà, a fine Ottocento, con le nuove tendenze pittoriche, in mostra visibili con Emilio Longoni, Giovanni Segantini, Cesare Tallone e ancora Giuseppe Pellizza, Gaetano Previati, Filippo Carcano. La tavolozza si fa più chiara, la composizione dinamica, la scelta del soggetto e lo stile svelano le prime inquietudini del Novecento. Spiega Giovanna Ginex: “Le ceste si aprono e ne sfuggono frutti imperfetti e maturi”.

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(30/11/2011)

La meraviglia della natura morta. 1830 -1910.

Dall’Accademia ai maestri del Divisionismo

Tortona, sino al 19 febbraio – Palazzetto medievale – Pinacoteca.

Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona

tel. 0131.822965, info@fondazionecrtortona.it

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