Domenica 15 aprile si sono aperte le vendite per Italo, il nuovo treno ad alta velocità di proprietà di NTV, meglio conosciuto come “Il treno di Montezemolo” visto che è il noto personaggio è anche il presidente della società. Per i trasporti italiani si apre una nuova epoca. Viene rotto il monopolio di fatto di Trenitalia sulla linea più redditizia, la Milano-Roma con le sue diramazioni fino a Torino e Napoli/Salerno. A partire dal prossimo 28 aprile due treni inizieranno il servizio tra la capitale e Milano con fermate intermedie a Firenze e Bologna ma, dall’8 dicembre prossimo, quando saranno aperte tutte le tratte compreso la Venezia-Roma, correranno sui binari venticinque convogli di produzione Alstom, società leader di mercato nella costruzione di treni, francese anche se Italo è stato fabbricato nelle officine italiane, ex-FIAT Ferroviaria, di Savigliano (Cuneo).
La convenienza è poca cosa
C’era molta attesa di conoscere quale sarebbe stata la politica tariffaria di NTV. Nel “Tototariffe” prima della rivelazione alcuni sostenevano che avrebbero giocato sul prezzo, altri sul servizio. Una volta svelato il mistero, rimane la sensazione che non ci siano grandi differenze e che la montagna abbia partorito il classico topolino. La concorrenza sui prezzi è in pratica inesistente. Se tralasciamo le classiche offerte promozionali a prezzi stracciati (i famosi 9 euro – di difficile reperibilità – di Trenitalia) la tariffa base, a parità di servizio è praticamente la stessa. Sul Milano-Roma si pagano 88 euro con NTV e 91 euro con Trenitalia, sul Roma-Firenze 45 con Trenitalia e 46 con NTV. Però, secondo Giuseppe Sciarrone, amministratore delegato di NTV, un biglietto su tre sarà messo in vendita a prezzi scontati. Da questo punto di vista le associazioni dei consumatori hanno già espresso la loro delusione. Il presidente dell’Adoc, Carlo Pileri non ha nascosto il suo disappunto e ha invitato l’Antitrust a valutare “la presenza di una possibile distorsione”. Ironicamente, proprio NTV si era appena rivolta all’organismo per la questione della superpromozione di Trenitalia “singolarmente” (parole di Sciarrone) presentata poche settimane prima della partenza di Italo.
Servizi differenziati sul modello dell’aviazione
NTV conta, evidentemente sull’impatto “psicologico” sui viaggiatori di un treno di nuova concezione, più confortevole, su standard differenti da quelli di Trenitalia. Non ci sono più la vecchia I o II Classe che si differenziavano solamente per l’arredamento interno. Il nuovo concetto di trasporto ferroviario prende molto dall’aviazione dove è il servizio a fare la differenza di prezzo. Il passeggero che più spende, generalmente quello che viaggia per lavoro e che ha esigenze di orari e flessibilità ben precisi, deve essere coccolato. Italo ha così tre ambienti, in ordine crescente: Smart, Prima e Club, mentre il Frecciarossa di Trenitalia ne ha quattro: Standard, Premium, Business ed Executive. Italo punta sulla comodità dei posti e degli spazi disegnati da Giugiaro, oltre che della soluzione all’annoso problema del bagagliaio (sul Frecciarossa gli spazi sono piuttosto esigui) con un luogo apposta viedosorvegliato. Il servizio di ristorazione gestito da Eatitaly e prenotabile già su internet è disponibile solo per le classi Prima e Club: in Smart ci sono le macchinette distributrici. Anche l’intrattenimento ha la sua importanza, su Italo la televisione satellitare in diretta è gratis per tutti i viaggiatori come il WiFi, gratuito in tutti gli ambienti.