Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Il mondo omosex in scena sul grande scermo

Fino al 25 aprile al Cinema Massimo la 27esima edizione del Torino GLBT Film Festival diretto da Giovanni Minerba con oltre 140 pellicole

Il mondo omosex in scena sul grande scermo
“Kiss Mig” di Alexandra-Therese Keining

 

Da una città avvolta per tanti mesi l’anno dalla nebbia ci si aspetterebbe una certa chiusura, almeno su certi temi, in primis quello dell’omosessualità. Invece Torino si dimostra più aperta di quanto si possa immaginare. Proprio in questi giorni, fino al 25 aprile, il Cinema Massimo del capoluogo piemontese ospita Torino GLBT Film Festival, “Da Sodoma a Hollywood”, diretto da Giovanni Minerba. Il tragico Gay Pride di Belgrado passato alla storia per le aggressioni degli skinhead agli omosessuali serbi; i sacrifici di gay e non nella lotta per la democrazia nel Brasile degli anni Settanta e il giovane Alfredo Ormando immolatosi in piazza San Pietro per protesta sono alcune delle storie protagoniste della 27esima edizione della kermesse cinematografica gay torinese, che dal 1986 offre al pubblico e addetti ai lavori opere altrimenti “invisibili”.

Tanti Paesi per tante storie GLBT

Dal cortometraggio
Dal cortometraggio “Man in the Mirror” diretto da Joel Schumacher

Più di quaranta gli stati rappresentati al festival. Un dato che fa riflette su quanto le tematiche GLBT siano globali. Ma a dare sul grande schermo visibilità ai molteplici punti di vista, immaginari, tabù, problemi e consuetudini, buone e cattive, degli omosessuali sono, come del resto ci si poteva aspettare, ancora una volta le democrazie europee, americane e paesi come Israele, Giappone, Corea, India o Indonesia in Asia (ad eccezione della Cina, che pur non essendo democratica non perseguita i gay) o il Sudafrica. Oltre alla serata dedicata al bullismo omofobico, fissata per il 20 aprile (da 17 anni la “Giornata del silenzio” è un appuntamento imprescindibile nelle scuole medie e superiori degli Stati Uniti), la manifestazione propone più di 140 pellicole tra film, fiction, documentari tutti sui temi legati al mondo GLBT.

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Opere d’arte per aprire gli occhi

Il mondo omosex in scena sul grande scermo
“Beauty” di Oliver Hermanus

“È un’occasione unica e rara – spiega il presentatore Fabio Canino giurato al GLBT Film festival – di vedere film provenienti da tutto il mondo che altrimenti non vedremmo mai. Il Festival è un’isola a parte dove si fa cultura, si crea e si respira un’aria internazionale. Per la comunità gay rappresenta un veicolo di idee fondamentali visto che in Italia oramai l’unica salvezza per crescere, per avanzare in civiltà e conquistare i diritti che ci spettano, può arrivare solo da fuori, dall’Europa. Per uno che ama il cinema come me è una gioia tornare ogni anno. I film sono opere d’arte che, come da sempre è stato, aiutano ad aprire gli occhi. Questo mi dà speranza, mi fa stare bene e mi fa dimenticare l’arretratezza nella quale vive il nostro Paese”.

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