Bottiglie aggrovigliate e giubbini contorti
Il posto è bellissimo, costellato dalle opere di Enrica, che sono angoscianti e stridono in un modo così profondo con la placidità del luogo che uno si spiega l’impressione di ansia che si ha nell’arrivare ad Ameno. Non capisco niente di arte contemporanea, ma mi sono subito innamorata di Enrica e dei suoi lavori. Delle volute fatte di bottiglie di pet tagliate e aggrovigliate, delle veneri squamose le cui squame sono fatte di lunghe unghie finte, del busto postatomico con giubbino dai fili contorti, maschera antigas (che pare un ricamo fatto con un uncinetto perverso) e bottiglia di ammoniaca infilata in bocca. Sette anni che vive in questo piccolo paradiso di rose rampicanti ed è ancora così inquieta: questo è il suo bello. Stralunata come un’artista, ma vestita bene perché sapeva che arrivavano ospiti. Ad Ameno vivono altri artisti e infatti a luglio (precisamente dal 5 all’8) qui c’è una manifestazione che si chiama Studi Aperti. Cogliete l’occasione per andare a trovare Enrica. Ne vale la pena. 2 – fine
(11/06/2012)
Info: www.asilobianco.it