L’isola siciliana facente parte dell’arcipelago delle Pelagie è un piccolo gioiello poggiato nel mar Mediterraneo. Lampedusa insieme a Linosa e Lampione sono il meridione, l’ultimo lembo d’Italia. Oltre c’è l’Africa. Qui domina il mare: 40 chilometri di coste su una superficie di 20 km quadrati. Dal 1955 è una riserva naturale e rappresenta un vero e proprio santuario naturalistico. Le spiagge, poche ma splendide come quella dell’Isola dei Conigli dove le tartarughe marine Caretta Caretta vengono a deporre le uova. In questo paradiso per i sub, nel mese di marzo è possibile ammirare il passaggio dei capodogli.
Turismo ed economia a rischio
L’economia dell’isola, basata prevalentemente sul turismo, oggi è messa in serio rischio. Aitr crede che le uniche politiche in grado di garantire uno sviluppo armonico ed equilibrato dei territori che basano le proprie economie sul turismo, siano quelle che contemplino un ruolo centrale delle comunità ospitanti e che favoriscano la conservazione degli aspetti più umani ed autentici delle stesse. Nel corso dell’Assemblea i soci Aitr hanno ascoltato le parole del Sindaco e hanno deciso di mettere in atto azioni concrete per collaborare con l’amministrazione dell’isola e con i suoi abitanti. Nel corso del prossimo anno verranno assunte iniziative di natura turistica e di sensibilizzazione mirate a dimostrare, come ha sostenuto il Sindaco Nicolini, che il turismo può convivere con l’accoglienza dei profughi.
(17/12/2012)
Sbarchi clandestini ed emergenza umanitaria
Lampedusa però è conosciuta non solo per queste meraviglie della natura che attraggono turisti da ogni dove, ma anche per gli sbarchi di clandestini provenienti dal Nord africa. Giusi Nicolini, Sindaco di Lampedusa, è stata ospite all‘Assemblea Nazionale di Aitr (Associazione italiana turismo responsabile), tenutasi a Carpi, in provincia di Modena, il 14 e 15 dicembre. Il primo cittadino ha ribadito la sua denuncia fatta con una lettera pubblica per la drammatica situazione in cui la comunità lampedusana si trova a dover fronteggiare l’accoglienza e l’assistenza dei profughi. Una emergenza umanitaria che non si arresta e che sta provocando assuefazione ormai alle decine di cadaveri che si continuano a seppellire. Il Sindaco Nicolini ha sollecitato l’aiuto da parte delle istituzioni pubbliche, italiane ed europee. “La gente di Lampedusa – ha detto Nicolini – ha sempre dato prova di grande generosità, ma non può essere lasciata da sola in questo difficile impegno”.
