Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Storia del nuovo cognome

Storia del nuovo cognome di Elena Ferrante, Edizioni E/O, pagine 480, euro 19,50. ” width=”172″ height=”270″>Storia del nuovo cognome di Elena Ferrante, Edizioni E/O, pagine 480, euro 19,50. Avevamo lasciato Lila e Elena poco più che bambine nel primo volume L’amica geniale e le ritroviamo sedicenni, che si sentono entrambe in un vicolo cieco, in Storia del nuovo cognome. Le vicende delle due amiche raccontate nell’Amica geniale riprendono proprio da questo punto per condurci nella vivacissima giovinezza delle due ragazze che si perdono e si ritrovano. Tutto questo avviene sullo sfondo di una Napoli e di una Italia che si … Leggi tutto

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di Elena Ferrante, Edizioni E/O, pagine 480, euro 19,50.
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Storia del nuovo cognome
di Elena Ferrante, Edizioni E/O, pagine 480, euro 19,50.

Avevamo lasciato Lila e Elena poco più che bambine nel primo volume L’amica geniale e le ritroviamo sedicenni, che si sentono entrambe in un vicolo cieco, in Storia del nuovo cognome.
Le vicende delle due amiche raccontate nell’Amica geniale riprendono proprio da questo punto per condurci nella vivacissima giovinezza delle due ragazze che si perdono e si ritrovano. Tutto questo avviene sullo sfondo di una Napoli e di una Italia che si prepara a connotarsi qual è oggi.

Le due amiche le vedremo velocemente crescere, ognuna tracciando la propria strada agli antipodi dell’altra: Lila, divenuta ormai l’agiata “signora Carracci”, viene ben presto odiata e invidiata da tutto il rione che non le perdona la sfrontatezza nei modi, la tenacia di non arrendersi al cliché della donna asservita al maschio dominante e l’intelligenza di trattarlo da pari; Elena invece, più dolce e riflessiva, capace di farsi amare da tutti per predisposizione naturale, continuerà a sgobbare sui libri nella speranza un giorno di volare via da tutto quel degrado.

«Capii che ero arrivata fin là piena di superbia e mi resi conto che – in buona fede certo, con affetto – avevo fatto tutto quel viaggio soprattutto per mostrarle ciò che lei aveva perso e ciò che io avevo vinto. Lei naturalmente se ne era accorta fin dal momento in cui le ero comparsa davanti e ora stava reagendo spiegandomi di fatto che non avevo vinto niente, che al mondo non c’era alcunché da vincere, che la sua vita era piena di avventure diverse e scriteriate proprio quanto la mia, e che il tempo semplicemente scivolava via senza alcun senso, ed era bello solo vedersi ogni tanto per sentire il suono folle del cervello dell’una echeggiare dentro il suono folle del cervello dell’altra».

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Questo secondo libro ripropone Lila ed Elena, il loro rapporto di amore e odio, ma anche l’intreccio inestricabile di dipendenza e volontà di autoaffermazione.

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