Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Gli italiani rinunciano anche alle vacanze

Il ricettivo parte lento anche nel 2013. Le prenotazioni delle camere per la stagione invernale portano tutte il segno meno. Lo conferma l’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche che ha monitorato la domanda interna

Vacanze
Vacanze “slow” con le ciaspole

 

Le manovre del Governo (Imu, Iva, Redditometro) e il clima di incertezza economica che ancora persiste spaventano i cittadini e soprattutto condizionano le scelte dei consumatori. Si spende meno, si consuma meno e non si aiuta a migliorare l’economia. Cosa risaputa che puntualmente trova una ulteriore conferma nella diminuzione delle prenotazioni di camere nel settore alberghiero e extralberghiero per la stagione invernale 2013. Il primo trimestre dell’anno è partito in affanno. A dirlo è l’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche (Isnart) che ha condotto una rilevazione sulla domanda turistica interna. Le prenotazioni di camere per il mese di gennaio è stata solo il 9,1 per cento contro il 14,3 dello scorso anno (-5,2%). Non è andata meglio per febbraio e marzo. Le prenotazioni sono state rispettivamente 7,7 e 7 per cento con un -4,3% e un -4,7% rispetto al 2012.

Ad andare meglio è solo il Nord-Ovest che, per effetto della montagna, ha fatto registrare il 16,6% a gennaio (+0,6%), il 14,1% a febbraio (+3%) e il 12,9% a marzo (+3,9%).

Il rallentamento delle prenotazioni colpisce in particolare gli hotel (-6% costante nel trimestre) ma anche tutto il comparto extralberghiero, con l’unica eccezione degli andamenti registrati nei villaggi e nelle case per ferie.

Le previsioni per le vacanze degli italiani

Turisti in Piazza dei Miracoli a Pisa
Turisti in Piazza dei Miracoli a Pisa

Per i primi mesi del 2013 gli italiani che a dicembre 2012 hanno pianificato una vacanza sono circa 5,7 milioni, pari all’11,2% della popolazione. Diminuisce, invece, rispetto allo scorso anno, il numero complessivo degli italiani che intendono scegliere una vacanza nel primo trimestre, passando da 9,1 milioni a 6,5 milioni, 14,4% in meno.

La mancanza di certezza nel domani, ma soprattutto l’incertezza politica su chi andrà a governare e quali altri provvedimenti prenderà possono incidere nelle scelte e nei budget di spesa degli italiani. Perciò pianificare una vacanza a marzo può apparire troppo lontano anche per quella di Pasqua, che quest’anno cadrà il 31 marzo. Incertezza e paura hanno fatto scendere le prenotazione nell’intero trimestre del 28,6% rispetto all’anno precedente.

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Le scelte degli italiani

Gli italiani rinunciano anche alle vacanze

 

Dove si indirizzano le scelte degli italiani? Sempre l’Isnart ci dice che le destinazioni italiane rispetto a quelle estere, come per le festività natalizie, sono la montagna (46,7%) e le città d’arte (28,4%), a seguire con l’11,8% la campagna e la collina.
In Italia si concentreranno nel nord est (39,8%) e nel sud e isole (24,8%), mentre all’estero il 73,1% si svolgerà in Europa, il 16,4% nelle mete africane, il 7,3% in nord America e solo l’1,6% in Asia e in America latina.

Più in dettaglio le regioni del Belpaese coinvolte sono il Trentino Alto Adige (26,5%), Valle d’Aosta (8,7%), Sicilia ed Emilia Romagna (7,6%); mentre i paesi esteri sono Francia (21,4%), Spagna (14,5%) e Regno Unito (14%), Egitto (6,8%) e Marocco (3,2%).

Gli italiani che si recano oltre confine per il 70,3% va a visitare le città d’arte; mentre il 19,6 sceglie il mare.

La ricerca segnala anche che il peso delle destinazioni italiane subisce un ridimensionamento a favore dell’estero. La quota italiana passa dal 64,9% al 56,6%, facendo crescere al 43,4% la quota dell’estero.

Ma quando spendono gli italiani? Per le vacanze invernali del 2013 gli italiani spenderanno 441 euro in Italia e 591 euro all’estero. La spesa turistica complessiva è di 3,3 miliardi di euro (1,6 miliardi resterà in Italia e 1,7 miliardi di euro andranno oltre confine).

(09/01/2013)

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