Sabato 27 Aprile 2024 - Anno XXII

I luoghi dell’amore a Bolzano

Bolzano il centro storico

Il capoluogo altoatesino svela i suoi angoli più intimi attraverso visite della città guidate da scrittori, storici, fotografi e giornalisti. Sulle orme di Casanova, imperatori, artisti e leggendarie case di piacere. Per l’occasione sono aperte alcune sale solitamente chiuse al pubblico

Bolzano ll simbolo della città, il monumento al poeta medievale Walther von der Wogelweide in Piazza Walther. Foto: AT, © Peer
ll simbolo della città, il monumento al poeta medievale Walther von der Wogelweide in Piazza Walther. Foto: AT, © Peer

Bolzano, due gli appuntamenti speciali a  sabato 16 e domenica 17 febbraio. Si tratta di due itinerari insoliti tra le vie e i vicoli della città, le sue piazze, gli antichi palazzi e i castelli; piacevoli passeggiate che oltre ai luoghi, si immergono anche nel tempo, percorrendo le passioni di celebri personaggi come Giacomo Casanova, ammirando la fontana dove si chiede a Dio la fertilità, le mura dove da secoli si incidono promesse di amore e le antiche strade del piacere. Durante la visita si respira l’atmosfera magica dei luoghi del cuore che la città di Bolzano offre agli innamorati e a tutti i turisti. Novità di quest’anno: la partecipazione di ospiti speciali: scrittori, studiosi, artisti, storici, che sveleranno aneddoti, personaggi ed angoli della città.

Bolzano Castel Mareccio risale al XII secolo secolo Foto: AT, © Peer
Castel Mareccio risale al XII secolo secolo Foto: AT, © Peer

Il primo itinerario parte dal cuore della città, piazza Walther, dove si erge la statua di Walther von der Vogelweide, il più grande poeta dell’amore della lirica medioevale tedesca, cantore di bellezza e di amor cortese; è un percorso per botteghe, palazzi storici e vecchie strade e, ancora, Palais Campofranco con la sua commovente storia d’amore; il Duomo, con i racconti custoditi nella cripta; l’Hotel Città che da più di due secoli assiste e accompagna momenti di mondanità e appuntamenti di vero amore per l’arte; Palazzo Mercantile dove, chi vuole, al matinée di domenica, potrà godersi il piacere di un concerto sorseggiando un tè; l’Antico Municipio e i sottopassaggi dei Portici; via della Roggia e via Conciapelli, luoghi di amori proibiti; Castel Mareccio che custodisce la storia d’amore di Clara (una leggenda dice che ancora oggi il suo fantasma vaghi tra le sale del castello); il Museo Civico, dove, dall’alto della torre merlata, si vola con lo sguardo sulla città; la passeggiata del Lungo Talvera fino ad arrivare a Castel Roncolo, “il maniero illustrato”.

LEGGI ANCHE  Oltre il K2, ricordando Compagnoni

Il secondo percorso, è un cammino nella natura tra le pendici del Colle, a sud della città. Abbandoniamo il centro, per incamminarci verso Aslago e verso il colle del Virgolo. Un luogo che conserva un fascino e una spiritualità del tutto particolari. Questo viaggio porta alla scoperta delle credenze e delle speranze che racchiude la Chiesa del Calvario. Si visita la piccola Chiesa romanica di S. Vigilio e Castel Flavon.

Guide d’eccezione al sabato…

Il Martirio di San Bartolomeo, affresco di scuola giottesca nella cappella di San Giovanni nella Chiesa dei Domenicani
Il Martirio di San Bartolomeo, affresco di scuola giottesca nella cappella di San Giovanni nella Chiesa dei Domenicani

Per l’occasione si aprono i segreti custoditi in preziosi affreschi, dove l’amore cortese fa da padrone. Si tratta di luoghi solitamente chiusi al pubblico e l’apertura è un’occasione straordinaria da no mancare. Con Leo Andergassen, storico e germanista, Dirigente della Ripartizione Beni Culturali della Provincia di Bolzano dal 2008. L’appuntamento è sabato 16 febbraio alle ore 15, presso Chiesa dei Domenicani, piazza dei Domenicani. Si parte dai Portici, dal civico 17, dove si trova l’antica Farmacia alla Madonna. Fondata in via della Mostra nel 1443 è la più antica farmacia di Bolzano. Attorno al 1602, venne trasferita dove si trova ancora oggi. Lasciandosi guidare dalla curiosità e dall’entusiasmo di Andergassen, si va alla scoperta degli affreschi tardo-quattrocenteschi presenti al primo piano. Qui, come per la Residenza Schrofenstein, committente fu una famiglia di ceto borghese. Eberhard Kiesfelder, borgomastro di Bolzano, fece affrescare la sua abitazione secondo i gusti dell’epoca, mostrando così la sua ascesa sociale e la sua appartenenza ad una cultura e a un modello nobiliare. Motivi ornamentali verdi rivestono le pareti e confusi tra i grappoli “appaiono un cacciatore che suona il corno, due cani all’inseguimento di un cervo, e un battitore con giavellotto.” La guida inizia alla cappella di San Giovanni presso i Domenicani in una sorta di raffronto fra opera sacra e profana con particolare attenzione ai dettagli mondani del ciclo di affreschi di chiaro influsso giottesco più prestigioso della città. Sabato 16 febbraio, alle ore 16 nel salotto dell’albergo hotel Laurin, incontro con la scrittrice Brunamaria Dal Lago Veneri, profonda conoscitrice dei miti e delle storie popolari dell’Alto Adige. Grande narratrice, parlerà dell’amore nelle leggende delle Dolomiti, del ruolo della donna, e della storia di re Laurino.

LEGGI ANCHE  L'arte di raccontare il viaggio

… e alla domenica

Bolzano Residenza Schrofenstein
Residenza Schrofenstein

L’Antico Municipio farà da cornice al racconto di Ettore Frangipane, giornalista RAI che da più di 50 anni studia e lavora sulla città. Attraverso la proiezione di immagini d’epoca, che ha raccolto negli anni, si osservano i cambiamenti che la storia ha imposto a questo storico palazzo. Dapprima (dal 1455 al 1907) sede dell’Amministrazione Comunale, poi primo cinema di Bolzano aperto il 22 dicembre 1907 col nome di Cinema Eden), per diventare infine sede dell’Archivio storico comunale. Dal passaggio che collega via Portici a via Streiter si sale all’ultimo piano, alla Sala che ospitò le sedute della Dieta tirolese e, comodamente seduti, si vola con la mente ascoltando gli aneddoti e cenni storici sulle vie che lo circondano, come via della Roggia e via Conciapelli che in tempi passati ospitarono le “case di piacere”. L’appuntamento con Ettore Frangipane è domenica 17 febbraio, Portici, Antico Municipio, civico 30, alle ore 10. Assieme a Helmuth Rizzolli, numismatico e storico dell’economia, docente presso l’Università di Innsbruck e, Presidente della Fondazione Castelli di Bolzano, si percorrono idealmente le storie e le strade che circondano la Residenza Schrofenstein, in via Vintler, nel cuore di Bolzano.

Hotel Città
Hotel Città

Si entra nelle sale del primo piano per vedere gli affreschi medioevali e ascoltare il racconto di dame, e di cavalieri impegnati in gloriose battaglie e giri di giostra. Tra le tante figure che vivono in quei frammenti, c’è la figura della Minne. Come Venere o Afrodite, è dea dell’amore e della bellezza. Come Eros o Cupido, la Minne lancia le proprie frecce, ferisce, incita all’amore o alla discordia: “Dominati da te né giovani né vecchi sanno opporti alcun rimedio”. L’appuntamento con Helmuth Rizzolli è domenica 17 febbraio presso l’Azienda di Soggiorno in P.zza Walther alle ore 10. Un salotto all’interno dell’Hotel Città ospiterà domenica 17 febbraio, alle ore 17 l’incontro con Francesca Witzmann, fotografa bolzanina di fama internazionale. Una mostra dei suoi scatti, allestita per quest’occasione, permetterà di varcare e sbirciare un mondo in cui lei stessa è stata protagonista. Attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica si vedono grandi personaggi, i loro amori e le loro passioni. Con eleganza e garbo, racconterà quella che lei stessa definisce l’età d’oro di Bolzano.

LEGGI ANCHE  Fine settimana geologico nel Cilento

 

Condividi sui social: