Secondo i dati della Commissione del 2010, il 7,9% dei passeggeri si sposta all’interno dell’Unione europea con autobus e pullman (più di quanti – il 6,3% – scelgano il treno). Nel nostro paese, nel 2011 il 4,5% degli italiani ha scelto il pullman per andare in vacanza mentre il 7,7% usava bus, pullman o tram per recarsi al lavoro (dati ISTAT). L’Italia è tra i paesi europei con la flotta più numerosa: nel 2009 circolavano nel nostro paese quasi 100mila tra bus e pullman, per un fatturato complessivo pari a circa 2,5 miliardi di euro.
In Europa è in vigore il regolamento n.181/2011 relativo ai diritti dei passeggeri nel trasporto effettuato con autobus, che garantisce maggiori diritti a chi viaggia in autobus in tutta l’Unione (ogni anno i passeggeri sono oltre 70 milioni). Il regolamento sui diritti dei passeggeri che viaggiano in autobus stabilisce diritti analoghi a quelli di cui beneficiano i passeggeri del trasporto aereo, ferroviario e marittimo. Secondo il Vicepresidente della Commissione europea Siim Kallas, responsabile per i Trasporti: “Abbiamo mantenuto le promesse fatte e, grazie a questo regolamento, i diritti dei passeggeri nell’UE si estendono ormai anche a chi viaggia in autobus. L’UE è ora la prima regione del mondo che dispone di un complesso di diritti dei passeggeri per tutti i modi di trasporto.”
Per conoscere i nuovi diritti è possibile consultare il sito della Commissione I diritti dei passeggeri a portata di mano (ec.europa.eu/transport). I viaggiatori dispongono oggi anche di una applicazione per smartphone (ec.europa.eu/transport/passenger-rights), disponibile per tutte le piattaforme, che presto sarà aggiornata con i diritti dei passeggeri del trasporto con autobus o per vie navigabili. Nell’autunno del 2013 la Commissione europea organizzerà la prima riunione con le autorità nazionali per coordinare l’effettiva attuazione della normativa sui diritti dei passeggeri nel trasporto con autobus. (04/03/2013)
-Gianfranco Nitti-
