Vale la pena ripeterlo: succede ad ogni latitudine che viaggiatori e turisti, ma anche popolazioni locali, siano preda di aggressioni di gruppo o da parte di singoli individui, a scopo di rapina, violenze o stupri. E ogni volta la maggioranza delle persone denunciano risolutamente questi episodi negativi, in assoluto mai giustificabili e imputabili talvolta a malesseri sociali, insufficienti basi culturali, retaggi comportamentali da tempo superati dall’evolversi dei rapporti umani e propri di ogni singolo stato moderno.
È successo recentemente nella vasta e splendida India. Vittime una turista svizzera, stuprata da un gruppo di contadini del Madhya Pradesh, peraltro con qualche precedente criminoso, prontamente assicurati alla giustizia (il Corriere della Sera ha mostrato una foto con gli imputati incappucciati avviati al giudizio del tribunale). Il secondo caso ha riguardato una turista britannica pesantemente intimidita in un hotel dell’Uttar Pradesh.
L’India resta una meta sicura
Le autorità indiane hanno prontamente fronteggiato le incresciose situazioni verificatesi e una nota del Ministero del Turismo ha posto in evidenza, oltre a ciò, anche l’incontrovertibile dato di fatto che l’India, nel 2012, ha ospitato ben 6 milioni e 650mila visitatori stranieri, dei quali circa il 40% donne, senza che si sia verificato alcun problema nel corso delle loro escursioni, visite a templi o monumenti. Sempre nel 2011 molti sono stati i turisti che hanno scelto il paese per la seconda o terza volta; un turismo quindi di ritorno che fa ritenere l’India una meta sicura per i viaggiatori internazionali, donne incluse.
La nota ministeriale conclude affermando la popolazione del paese possiede, nella stragrande maggioranza, un alto senso della giustizia e dei doveri d’ospitalità.
Tuttavia, come in qualunque società civile, possono verificarsi episodi aberranti e in alcuni casi vi sono individui che infrangono la legge. Ai turisti viene quindi suggerita una certa cautela, suggerimento rivolto anche alle popolazioni locali, specie nel corso dei viaggi di trasferimento da un luogo all’altro o in occasione delle soste, preferibilmente da non effettuarsi in località isolate.
Piccoli accorgimenti per evitare di cadere vittime da parte di elementi poco raccomandabili.
(28/03/2013)