Mercoledì 30 Ottobre 2024 - Anno XXII

Londra resta trampolino di talenti

È successo anche a Cecilia Quadrenni, giovane cantante toscana. Dopo un tour londinese pianificato sul web è uscita in Italia con un album in versione acustica dal titolo “Molto Personale”. L’intervista

Londra resta trampolino di talenti

La tua rivisitazione in chiave pop di “En Aranjuez Con Tu Amor”, cantata in lingua spagnola, è girata online ti ha fatto conoscere in Spagna e paesi Arabi e dell’America Latina. Il web sembra proprio portarti bene.

Direi di sì. Grazie a questo tour ho scoperto di potermi fidare.

 

Da questo tour è poi nato un album, anzi due.

Portando in giro la mia musica, accompagnata solo da un chitarrista (il gruppo non potevo portarlo con me, anche per una questione di costi) ho scoperto l’efficacia di alcuni rifacimenti di brani famosi in chiave acustica che ho deciso di riportate in Molto Personale. A maggio uscirà un altro mio album con tutti i miei brani inediti. Tutti rigorosamente in inglese.

 

Perché un titolo italiano per un album di canzoni in inglese?

Il motivo è semplice. Volevo che si capisse la mia nazionalità. La lingua in cui si canta è un dettaglio. Il testo è musicalità. La scelta del titolo ha, invece, origine dall’idea di voler dare la propria impronta appunto “personale” a canzoni conosciute in altre vesti e dalla voglia di condividere con il pubblico il rapporto intimo ed introspettivo con la musica.

 

Quattro cover e un inedito, compongono “Molto Personale”. Ce n’è qualcuna a cui sei più legata?

Sono legata a tutte. Paparazzi (cover del successo planetario di Lady Gaga) però me la sento più mia. È nata quasi per gioco come una sfida per rendere più vicino al mio mondo musicale un brano che di per sé non lo è. Il testo mi ha suggerito questa versione più dolce; l’altra faccia della femminilità, apparentemente aggressiva ma in realtà arrendevole e delicata come la struttura melodica. Rispetto all’originale sembra un’altra canzone, pur essendo sempre quella. La mia versione acustica dona una leggera vena malinconica al brano, enfatizzando il testo della canzone, che affronta la paura di non riuscire a bilanciare la fama con l’amore.

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Londra resta trampolino di talenti

Perché hai scelto l’acustico?

Sono rimasta ancorata all’acustico perché nelle mie esibizioni live mi accompagnano un chitarrista e un percussionista. All’estero l’acustico poi ha una maggiore importanza. E si fa presto a capire il perché: il chitarrista che ti accompagna deve essere bravo, molto bravo. Portare a termine una serata risulta molto difficile e faticosa, anche solo per il fatto che sul palco ci si sente un po’ nudi.

 

Cecilia, tu sei una toscana verace. Della tua terra cosa ti porti appresso?

Direi la malinconia. La mia terra, che io amo, offre momenti di solitudine e di riflessione.

 

Cos’è per te viaggiare?

E’ una forma di evasione bellissima, anche se spesso mi capita di viaggiare per lavoro. Quando sono in giro mi piace andare alla scoperta di luoghi dove magari potermi esibire. Cantare a Taormina sarebbe per me un sogno. Mi piace anche viaggiare per andare ad assistere ai concerti dei miei colleghi.

 

Dov’è che ti potremmo ascoltare dal vivo?

Proprio in questi giorni stiamo progettando un tour tutto italiano. Partirà molto probabilmente da Firenze, poi toccherà l’Emilia Romagna e Milano. Per scoprire le date seguitemi su Facebook.

 

Qualche locale da consigliare ai nostri lettori in visita a Londra?

Per chi ama la musica invito a provare posti come Hotgoblin e The Vibe Bar che sono ideali per ascoltare (ma soprattutto scoprire) giovani talenti.

(11/04/2013)

Cecilia Quadrenni
Cecilia Quadrenni

Londra è unica. E per visitarla non è necessario un motivo ben preciso. Nel caso in cui ne aveste comunque bisogno di uno, The shard è sicuramente l’ultimo in ordine di tempo. Inaugurato il primo febbraio, il nuovo grattacielo londinese disegnato da Renzo Piano, 310 metri di acciaio e cristallo, merita sicuramente una visita (dalla terrazza panoramica al 62esimo piano nei giorni tersi si vede addirittura il mare). Anche solo perché la sua comparsa ha contribuito alla rinascita di ben due quartieri: The Borough e Bermondsey. Assolutamente da vedere. Ma non è tutto. Oltre ad essere una destinazione turistica tra le più gettonate, Londra può rappresentare anche un trampolino di lancio per chi è in cerca di fama e notorietà. Nel caso in cui siate non un turista qualunque, ma un giovane talento e abbiate qualche velleità artistica, la città di Sua Maestà potrebbe rappresentare per voi un punto di svolta. Un po’ come è successo a Cecilia Quadrenni, giovane cantante toscana, che dopo un tour londinese pianificato a colpi di click è uscita in patria con un album di cover in versione acustica dal titolo “Molto Personale”.

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“Fare musica all’estero – ci racconta Cecilia Quadrenni – è più semplice che in Italia. A Londra esistono locali dove la gente va con l’intenzione di ascoltare canzoni inedite. Da noi, invece, avviene tutto l’opposto: canti soprattutto cover e solo qualche tuo pezzo. Che dire poi del pubblico inglese: semplicemente fantastico. Ti ascoltano in completo silenzio e, finita l’esibizione, fanno incetta di gadget e cd”.

 

Raccontaci un po’ del tuo tour londinese.

Tramite internet sono entrata in contatto con un manager che, colpito dalla mia voce e dai miei brani, mi ha organizzato un tour nei migliori locali di musica live emergenti della capitale londinese. L’unica richiesta fattami è stata di cantare rigorosamente in inglese (agli inglesi piace capire cosa stanno ascoltando). E a differenza di quando mi esibivo in Italia, a Londra ho fatto ascoltare molti miei brani e solo qualche cover internazionale. Ci sono state serate in cui mi esibivo addirittura in due locali. Poi devo dire che gli inglesi hanno molto rispetto del lavoro altrui, anche se non sei ancora una star.

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