Venerdì 29 Marzo 2024 - Anno XXII

Viaggio nel selvaggio Waterberg, terra di rinoceronti

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Negli ultimi trent’anni la natura di questa regione sudafricana a poche ore d’auto da Johannesburg è stata restituita al suo stato originale, pre-coloniale, da quando parchi e riserve naturali sono stati ricavati dalle ex-fattorie nate nell’Ottocento

Rinoceronti

Nel XIX secolo molti avventurieri arrivati nella colonia sudafricana in cerca di fortuna si stabilirono nel remoto Waterberg della Repubblica del Transvaal (oggi provincia del Limpopo). Questo altopiano di 14.500 chilometri quadrati, tra i più antichi al mondo (quasi due miliardi di anni), dista solo tre ore d’auto da Johannesburg, confina con il Botswana ed è abitato dai discendenti dei pionieri boeri e inglesi, ma soprattutto da neri di etnia Sotho, Venda e Shangaan. Il villaggio più caratteristico è Vaalwater, dove si respira aria di ‘Far West’ sudafricano, specie in agosto durante il Waterberg Game Festival, dove convergono farmers, cantanti folk ed artisti da tutte le province in coincidenza con l’ultima asta di animali della stagione.

Colline selvagge e praterie popolate da uccelli e mammiferi

Rinoceronti Safari nella savana
Safari nella savana

I paesaggi affascinanti del Waterberg hanno vedute più ampie rispetto alla più nota zona del parco Kruger, infatti converrebbe combinare le due diverse esperienze di safari. Nel Waterberg lo sguardo abbraccia vaste pianure incorniciate da formazioni rocciose, strapiombi e gole, dovute alla lenta erosione dei fiumi. Il bushveld, la tipica savana semiarida dominata da cespugli e arbusti, è inframezzata da paludi, ruscelli e fiumi a carattere stagionale. Tutta la regione è ormai praticamente protetta: oltre al Parco Nazionale Marakele si contano decine di riserve faunistiche pubbliche e private, tra cui spicca la riserva di Welgevonden (“Bentrovato” in lingua Afrikaans), 34.000 ettari di colline selvagge, praterie e gole rocciose, abitate da oltre 300 specie di uccelli e 50 di mammiferi, tra cui una delle maggiori popolazioni in Africa di rinoceronti bianchi che vivono su terre private.

L’impresa del naturalista Clive Walker

Rinoceronti

Dategli un podere nel Waterberg!”, soleva dire il primo presidente sudafricano Paul Kruger, dei cittadini più refrattari alla convivenza civile. Non ci volle molto perché, nella zona, giraffe, bufali, elefanti, rinoceronti, gnu nonché i grandi predatori soccombessero al fucile e all’agricoltura… Ma negli ultimi trent’anni la natura del Waterberg è stata restituita al suo stato originale, pre-coloniale, da quando parchi e riserve naturali sono stati ricavati dalle ex-fattorie nate nell’800. Tanto che oggi la remota regione coincide con uno degli esperimenti meglio riusciti nel rilancio turistico del Sudafrica. Non solo perché la zona è esente da malaria (data la sua altitudine) ma soprattutto grazie a riqualificazioni ambientali e consistenti ripopolamenti faunistici intrapresi in gran parte per iniziativa di Clive Walker, artista, naturalista, fondatore di numerose organizzazioni capisaldo della protezione dell’ambiente in Sudafrica.

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Nel Museo dei Rinoceronti

Rinoceronti Clive Walker con un rinoceronte nero
Clive Walker con un rinoceronte nero

Clive Walker è ormai un’icona, creò la Lapalala Wilderness Reserve dove nel 1990, dopo 150 anni, riportò i rinoceronti neri, i primi mai acquistati da una riserva privata. A quel tempo, le aste di animali organizzate dagli enti dei parchi nazionali e regionali (in particolare dal prestigioso Natal Parks Board) attribuivano enorme valore commerciale alle specie rare poiché il turismo basato sui safari fotografici era ben più attraente dell’allevamento di bovini. Le riserve private con i loro lodge sempre più lussuosi, proliferarono. Walker (che è anche il creatore del Waterberg Rhino Museum, l’unico museo del rinoceronte al mondo) coinvolse man mano gli altri proprietari terrieri del Waterberg nel progetto di ripopolamento al punto di spingere il governo a ottenere dall’UNESCO, nel 2001, la creazione di una Riserva di Biosfera. La categoria fa da ombrello ad altre riserve e salvaguarda l’importanza ecologica di habitat ricchi di biodiversità, tenendo conto dello sviluppo sostenibile delle comunità locali e anche altre tre aree del Paese sono recentemente assurte a riserve di biosfera: il Kogelberg, la West Coast e la Kruger and Canyons Area.

In vacanza col veterinario

Rinoiceronti A tu per tu con gli elefanti nel Makweti Safari Lodge
A tu per tu con gli elefanti nel Makweti Safari Lodge

Nella riserva sono ammessi pochi visitatori alla volta ma i fotosafari possono usufruire di tutta la sua estensione, garantendo esperienze sempre nuove. In Welgevonden vi sono 14 lodge safari, di cui Makweti Safari Lodge, un esempio di campo aperto e attraversato liberamente dalla fauna selvaggia. Intimo (solo cinque suite) e dove l’ospitalità e la cucina sono di alto livello. In certi periodi si può collaborare attivamente con i veterinari al monitoraggio degli elefanti applicando loro i radiocollari.

Dove l’etologia è di casa

Rinoceronti Villaggio di etnia Pedi
Villaggio di etnia Pedi

Il Waterberg non è solo wilderness: la Cave of Hearths, nella Makapan’s Valley presso Mokopane, è uno degli unici due siti al mondo che presentano una sequenza ininterrotta di reperti fossili che vanno dal Paleolitico al Neolitico; qui l’Australopithecus africanus visse 2,8 milioni di anni fa. Nella regione vi sono anche molti esempi di arte rupestre San (boscimane) dell’Età della Pietra. Nei pressi di Mookgophong, un museo nella fattoria Rietfontein celebra l’opera di Eugene Marais (1871–1936), considerato il padre dell’etologia, nonché uno dei più grandi poeti di lingua afrikaans. Il primo che fece conoscere il Waterberg al mondo.

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Il distretto di Waterberg, nella provincia di Limpopo, in Sudafrica

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