Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Nuova vita ai “ruderi”

Succede a Cusago, a pochi chilometri da Milano, dove un collettivo di giovani artisti e architetti animerà di eventi e mostre il castello rinascimentale che ricorda tanto quello Sforzesco. Uno splendido “rudere” che attende importanti interventi di restauro e che nel frattempo, ritorna in vita

La corte del Castello di Cusago dove è avvenuto l'incontro di presentazione del progetto
La corte del Castello di Cusago dove è avvenuto l’incontro di presentazione del progetto

Quando in Italia si parla di arte e beni culturali generalmente le buone notizie scarseggiano. Se vi si aggiungono poi le parole “opportunità”, “lavoro”, “giovani” sembra quasi di entrare nel campo della chimera. Non è sempre così, fortunatamente. Una bella storia arriva da Cusago, vicino Milano, dove sorge il “fratello minore” del Castello Sforzesco. È una costruzione trecentesca, residenza di caccia prima dei Visconti e poi degli Sforza, passato di mano in mano fino a conoscere la definitiva chiusura circa 20 anni fa e l’inevitabile e conseguente degrado. Fin qui niente di nuovo, una storia che accomuna il destino del castello a quello di tanti altri gioielli italiani in decadenza. La novità è che l’edificio è stato scelto per un progetto che si spera, gli donerà un nuovo futuro.

Artisti pieni di idee in arrivo da Agrigento
I promotori dell'iniziativa di rilancio del Castello. Da sinistra: Luigi Greco di Rudere Project; Daniela Palazzoli, sindaco di Cusago; Marcella Bellia, Nateo Ruins; Lorenzo Romano, Rudere Project
I promotori dell’iniziativa di rilancio del Castello. Da sinistra: Luigi Greco di Rudere Project; Daniela Palazzoli, sindaco di Cusago; Marcella Bellia, Nateo Ruins; Lorenzo Romano, Rudere Project

Ridare “vita” agli edifici in disuso attraverso mostre, installazioni, eventi è l’intento di “Rudere Project”, nome esemplificativo che si è dato un collettivo di giovani artisti e architetti. Il gruppo ha compiuto interventi simili in Sicilia e ora ha scoperto la Lombardia dopo un incontro con Nateo, una società di Cusago che organizza manifestazioni culturali. Insieme le due realtà hanno deciso di accendere i riflettori sul Castello riattivando gli spazi agibili e sicuri della struttura e allestendo mostre temporanee, set fotografici, conferenze, compiendo anche interventi di design e installazioni site specific come già è stato fatto in alcuni siti della provincia di Agrigento.

L’avvio del progetto è stato caldeggiato dall’amministrazione comunale e dalla società proprietaria “Il Castello di Cusago” che ha concesso l’utilizzo del bene in comodato d’uso per un anno. Le iniziative culturali, si auspica possano attrarre nuovi visitatori nella struttura attualmente “ferita” dal suo stato di abbandono, attraendo, perché no, l’attenzione di possibili investitori o compratori su questo gioiello architettonico che necessita di importanti restauri. “Dopo diversi tentativi di vendita, mai arrivati a conclusione”, commenta il Sindaco di Cusago, Daniela Pallazzoli, “questa innovativa occasione di valorizzare il Castello ci è sembrata una buona opportunità da sostenere. Avremmo naturalmente preferito una soluzione che prevedesse il restauro in toto del bene, ma siamo sempre aperti e disponibili ad accettare idee intelligenti che riportino attenzione e cure al Castello, da qualsiasi parte provengano”.

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Appello all’imprenditoria sociale
Spazi interni di un'ala del castello
Spazi interni di un’ala del castello

Le prime iniziative nelle parti del castello giudicate sicure dalla perizia statica, partiranno dalla prossima primavera. Intanto, i rappresentanti di Nateo Ruins, Marcella Bellia e quelli di Rudere Project a Cusago, Luigi Greco e Lorenzo Romano, lanciano un appello ad artisti, associazioni, anche singoli cittadini che vogliano proporre progetti e idee che animeranno la prossima primavera del Castello di Cusago.

“Il riuso temporaneo del Castello è una iniziativa di imprenditoria sociale che vuole coinvolgere volontari, cittadinanza attiva e aziende nel prendersi cura di questo grande rudere”, spiega Marcella Bellia, “il progetto è aperto a chiunque voglia condividere le proprie passioni e capacità e a tutte le aziende e gli imprenditori che hanno a cuore l’accrescimento culturale ed economico del territorio cusaghese.”

(23/09/2013)

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