Lunedì 25 Novembre 2024 - Anno XXII

Praga. Ritratto di una città semplice da girare

Città magica e moderna metropoli europea che si specchia da più di dieci secoli nelle acque del fiume Moldava. Il centro storico di Praga, incluso nel 1992 nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’Unesco, rappresenta una delle più variegate “collezioni di architettura” al mondo. Andrew Beattie ci accompagna in una lunga passeggiata per le suggestive vie della città nel suo libro pubblicato in Italia dalla casa editrice Odoya

Praga Il ponte Carlo, Praga
Praga, il ponte Carlo

Tutta la vita di Praga si concentra attorno al ponte Carlo. Il ponte attira i visitatori verso le statue dei suoi archi, da cui si osserva la città con le sue torri, i pinnacoli, gli agglomerati di edifici che si estendono su entrambe le sponde dell’impetuosa Moldava.
James Baker, Pictures from Bohemia

Gran parte dei visitatori di Praga ritengono che orientarsi nella città sia molto semplice. Questo perché Praga è divisa in distretti, ognuno dotato del suo nucleo, della sua storia e del suo carattere. L’unicità di ogni distretto è il risultato dello sviluppo indipendente delle quattro “città” originali di Praga, che si sono integrate in una sola entità politica ed economica nel 1784. Queste quattro città erano la Città Vecchia, la Città Nuova, il quartiere Lesser e il distretto del Castello sulla collina di Hradcany. A questi si aggiunse nel 1850 Josefov, il quartiere ebraico, e nel 1883 Vysehrad, il luogo della leggendaria (ma non reale) fondazione di Praga, divenne parte della città. Il fatto che ogni distretto continui ancora oggi a esercitare il suo peculiare carattere individuale è il motivo per cui solo pochi giorni trascorsi a Praga si rivelano un’esperienza urbana così ricca e variegata.

La vista dal ponte Carlo

Praga cover libro
“Praga. Ritratto di una città” di Andrew Beattie, Editore Odoya. Prezzo: 18,00 euro. Pagine 320

Il ponte Carlo – forse il monumento architettonico più caratteristico di Praga, e secondo lo scrittore Ivan Klíma «il centro materiale e spirituale della città» – collega la sponda occidentale e quella orientale della Moldava sin dal 1357 e da allora è stato un’attrazione per tutti i visitatori della città. Nel libro di viaggio del 1897 Pictures from Bohemia (Immagini dalla Boemia), James Baker ha sottolineato che «tutta la vita di Praga si concentra attorno al ponte Carlo… a Praga il ponte attira i visitatori verso le statue dei suoi archi, da cui si osserva la città con le sue torri, i pinnacoli, gli agglomerati di edifici che si estendono su entrambe le sponde dell’impetuosa Moldava».
Baker aveva ragione: il ponte è indiscutibilmente uno dei luoghi migliori da cui i visitatori che giungono a Praga possono iniziare a comprendere la disposizione della città, e dai suoi parapetti la vista delle torri e dei pinnacoli e degli agglomerati di edifici riporta in vita in modo assolutamente palpabile il proverbiale cliché della magia di Praga. Prima della costruzione del ponte – tornando indietro di migliaia di anni – le rotte commerciali attraversavano la Moldava in questo punto e le chiatte che trasportavano beni di consumo lungo il fiume attraccavano qui. Il ponte oggi riversa masse di persone dirette verso ovest nel distretto conosciuto come il quartiere Lesser (Malá Strana, Piccolo Quartiere), che occupa la stretta striscia di terra pianeggiante tra i versanti della collina di Hradcany e la sponda occidentale del fiume. Quando nel IX secolo il castello fu costruito sulla collina di Hradcany, la gente iniziò a insediarsi sotto la sua ombra protettiva, facendo del quartiere Lesser la prima zona residenziale, più che la sede del governo.

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Praga La chiesa di San Nicola
La chiesa di San Nicola

Nel cuore del distretto si trova Malostranské námestí, un’elegante piazza circondata da edifici barocchi al centro dei quali si erge la più esuberante chiesa barocca di Praga, la chiesa di San Nicola del quartiere Lesser, le cui torri squadrate e la cupola sono chiaramente visibili dal ponte Carlo. A nord e a sud le strade sono costeggiate da palazzi barocchi e da giardini cinti da mura; si tratta in gran parte delle sedi del Governo e delle ambasciate, benché ci siano anche musei e piccoli hotel di lusso nascosti in ombreggiate piazze ciottolate o lungo gli stretti viali. Sopra le chiese e i palazzi si staglia la collina di Hradcany con la sua cima piatta coronata dal castello di Praga, le cui sfarzose ali color pastello avvolgono le torrette della cattedrale di San Vito; insieme questi edifici costituiscono la parte più sorprendente del panorama urbano visibile dal ponte Carlo. Altri palazzi e altri giardini si estendono a ovest del castello andando a formare il distretto di Hradcany, i cui confini occidentali sono marcati dal monastero barocco di Strahov – oltre il quale ci sono le zone periferiche residenziali come Stresovice, che si estende in modo irregolare lungo una delle principali autostrade che conducono all’aeroporto.

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