Un accostamento solo apparentemente ardito quello che Monica Maria Fumagalli, danzatrice professionista, insegnante e ricercatrice da molti anni, propone ne “Il Tango e il Mare“, libro dedicato a tutti quelli che, provenienti da uno o entrambi i mondi, desiderano vedere le proprie passioni con occhi nuovi. L’idea, come scrive l’autrice, nasce da un incontro casuale con la sensibilità di un uomo di mare che sente nel tango, al quale si era appena accostato, una affinità inaspettata, Pippo Erroi. Il viaggio ha inizio con le storie degli immigrati che, solcando il mare, verso la metà del 1800, lasciavano la patria e approdavano a Buenos Aires, stabilendosi nei pressi del porto. Uomini partiti non per scelta ma per sfuggire alla miseria che mantengono viva la nostalgia per la terra natia e stretto il rapporto proprio con quel mare che da essa li separa. Attraverso una ricerca su testi, iconografia e alcune storie dei protagonisti, Monica Maria Fumagalli racconta di come questo rapporto così intenso sia presente nel tango. Un racconto per il quale è stata scelta una forma agile ma ricca di spunti, note a margine, disegni -opera di Emanuela Bussolati, che è anche responsabile del progetto editoriale- e documenti che lo rendono fruibile per tutti, senza mai perderne l’autorevolezza testimoniata dall’apparato bibliografico e discografico che rivelano la natura di ricercatrice dell’autrice. Il volume è il primo della collana “Un paso más“, che raccoglierà le conferenze tenute da Monica Maria Fumagalli in diversi paesi del mondo e la documentazione scovata nei suoi viaggi. I prossimi titoli in uscita nel 2014: Negritud e Tango, Il tango e le donne, Vite vissute come un tango.