Lunedì 29 Aprile 2024 - Anno XXII

Dove il calcio è leggenda

Il mito del Grande Torino non sfiorisce con gli anni. Anzi. I luoghi che nel bene e nel male hanno segnato la storia della gloriosa Società Granata sono sempre più visitati e conservati. Ecco allora un itinerario su quelle tracce: il “Tour degli Immortali”

Il Grande Torino
Il Grande Torino

Nel pomeriggio piovoso del 4 maggio 1949 finiva la storia e iniziava la leggenda del “Grande Torino”, probabilmente la più grande squadra mai espressa dal calcio italiano e una delle più forti di tutti i tempi a livello mondiale. Il trimotore Fiat G212 I-ELCE della compagnia ALI proveniente da Lisbona che riportava in Italia la squadra dopo un’amichevole a Lisbona si schiantava contro il muraglione del terrapieno posteriore della Basilica di Superga. Le vittime furono 31: i quattro uomini dell’equipaggio, tre giornalisti, tre dirigenti, due allenatori, il massaggiatore e i 18 giocatori.

Ricordiamoli: Valerio Bacigalupo, Aldo e Dino Ballarin, Emile Bongiorni, Eusebio Castigliano, Rubens Fadini, Guglielmo Gabetto, Ruggero Grava, Giuseppe Grezar, Ezio Loik, Virgilio Maroso, Danilo Martelli, Valentino Mazzola, Romeo Menti, Piero Operto, Franco Ossola, Mario Rigamonti e Julius Schubert.

I luoghi della tragedia sono diventati meta di pellegrinaggio degli appassionati di calcio di tutto il mondo, non solo dei tifosi Granata.

A oltre 60 anni dalla tragedia la memoria è rimasta intatta e da una collaborazione tra il Museo del Grande Torino e della leggenda Granata ospitato nella Villa Claretta Assandri di Grugliasco e Welcome Piemonte, è nato il “Tour degli Immortali” che accompagna appunto attraverso i luoghi che hanno visto le gesta di quella compagine leggendaria per concludersi al Museo che ne ospita i cimeli. 

Emozioni sportive

La Basilica di Superga
La Basilica di Superga

Il percorso parte dalla collina di Superga, dove si schiantò l’aereo, con la famosa Basilica e da dove si domina la città di Torino e le Alpi. Sul punto è stato eretto il Monumento al “Grande Torino”. Si prosegue per il Cimitero Monumentale dove riposano sette dei diciotto calciatori, i due allenatori e il giornalista Renato Casalbore.

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Sono previste tappe al Caffè Torino per calpestare scaramanticamente il toro dorato posto davanti all’ingresso e al Bar Norman, un locale storico della città, dove il 3 dicembre 1906 fu fondato il Torino FC. Lungo il percorso, breve sosta in Via Alfieri, per ricordare dove era posta la sede della squadra ai tempi della tragedia.

Dopo un pranzo leggero, il tour riprende in direzione dello Stadio Filadelfia, utilizzato fino al termine della stagione 1962-1963, per ripercorrere tutti i successi di questa grande squadra, con una breve fermata al cippo che ricorda Gigi Meroni, un’altra stella Granata, morto nel 1967, investito in Corso Re Umberto da un auto guidata, ironia della sorte, da un tifosissimo torinista che anni più tardi diventò anche il Presidente della Società Granata. 

Visita al Museo dei cimeli e della memoria granata

L'elica del tragico volo conservata al Museo
L’elica del tragico volo conservata al Museo

Per finire, trasferimento a Grugliasco per la visita al Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata dove è esposta la storia centenaria del Football Club Torino attraverso una collezione di oggetti, documenti e cimeli di rilevante interesse storico culturale ed emotivo. Nel museo sono anche conservati una ruota, un’elica e alcuni pezzi della fusoliera dell’aereo e anche le valigie di Mazzola, Maroso ed Erbstein. Inoltre è conservata una sezione della storica tribuna di legno del Filadelfia.

Il tour si effettua la prima e la terza domenica e il primo mercoledì di ogni mese, a partire da marzo, fino a dicembre 2014 e il costo è di 34 euro. È possibile acquistare un pacchetto di due giorni che riprende lo stesso itinerario con tempi più rilassati e, in più l’ingresso al Museo dello Sport che ospita al suo interno una stanza completamente dedicata alla squadra Granata. Il costo è di 109 euro.

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Info: www.welcomepiemonte.it

(09/01/2014)

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