Il 49% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare il treno come mezzo di trasporto, per necessità o per abitudine. Il 39% lo prende saltuariamente, il 10% almeno una volta a settimana e tra questi il 5% almeno cinque volte in una settimana. Sono i dati di una ricerca commissionata a Coesis dal gruppo internazionale SCA (Svenska Cellulosa Aktiebolaget) che ha sondato le abitudini di chi viaggia in treno. Tra i passeggeri oggetto dell’indagine, si riscontrano dei veri appassionati del viaggio su rotaia che lo vivono come un momento di relax (14%) per pensare a sé, mentre solo l’8% lo utilizza per andare in vacanza, preferendo mezzi di trasporto più veloci ed economici come l’aereo e l’automobile. Il 7% lo utilizza per motivi di lavoro.
La tipologia di viaggiatori è variegata così come sono diversi i comportamenti e le modalità di trascorrere il tempo mentre si è in viaggio: la lettura è al primo posto, con il 67% delle preferenze, chi preferisce ascoltare la musica, è il 32%. Alcuni, pochi, solo il 3%, cercano di lavorare. C’è chi parla al telefono (9%), chi gioca con lo smartphone (12%) e qualcuno che si fa sistematicamente i fatti degli altri (4%). C’è anche un buon numero di persone (il 29%) che ama guardare il panorama e alcuni che colgono l’occasione per dormire e riposarsi (17%).
Compagnie moleste
L’80% dei viaggiatori ha vissuto l’esperienza del vicino fastidioso, il 23% ne sembra addirittura perseguitata, visto che dichiarano di incontrarli spesso o sempre. Il popolo dei viaggiatori in treno però è d’accordo sulla presenza in un viaggio su quattro di un compagno molesto. I peggiori (per sette viaggiatori su 10 sono) i chiacchieroni e quelli che parlano al telefono a voce alta. Seguono i russatori e i raffreddati (24%). Gli irrequieti, quelli che si alzano spesso, sono il 20%. Seguono i troppo profumati (8%), i pestatori di piedi sistematici (7%), e chi non saluta (4%). Nonostante tutto siamo un popolo tollerante, infatti il 42% non reagisce in nessun modo, ma sopporta in silenzio, contro un 26% che tra occhiatacce e rimproveri diretti fa in modo di farlo notare e un 30% che si prende la briga di cambiare posto. D’altro canto il 50% dello stesso campione dichiara di non aver mai dato fastidio a nessuno. E qui i conti non tornano…
(28/01/2014)