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“La ragazza con l’orecchino di perla” si svela a Bologna

Un dipinto che evoca bellezza e mistero, ispirando fino ad oggi romanzi e film. L’opera di Jan Vermeer sarà a Palazzo Fava accanto agli altri maestri della Golden Age dell’arte olandese

Jan Vermeer, La ragazza con l'orecchino di perla, 1665 circa olio su tela. L'Aia, Royal Picture Gallery Mauritshuis
Jan Vermeer, La ragazza con l’orecchino di perla, 1665 circa olio su tela. L’Aia, Royal Picture Gallery Mauritshuis

Dall’8 febbraio al 25 maggio 2014, il capolavoro di Jan Vermeer sarà in Italia, a Bologna, a Palazzo Fava. La ragazza con l’orecchino di perla sarà la star della mostra sull’età dell’oro della pittura olandese, curata da Marco Goldin e tra gli altri da Emilie Gordenker, direttrice del Mauritshuis Museum de L’Aja dove il capolavoro di Vermeer è conservato.

Il suo arrivo in Italia è il frutto di una trattativa durata un paio di anni, a partire dal momento in cui il Mauritshuis – scrigno di opere da Vermeer fino a Rembrandt – è stato chiuso per importanti lavori di restauro e ampliamento, che ne vedranno la riapertura al principio dell’estate 2014. Nel frattempo, una parte delle collezioni del Museo è stato riallestita presso il Gemeentemuseum, sempre a L’Aja, mentre un nucleo, forse il più strepitoso, è stato concesso ad alcune sedi internazionali in Giappone (a Tokyo e Kobe) e negli Stati Uniti: il Fine Arts Museum di San Francisco, l’High Museum of Art di Atlanta e la Frick Collection di New York. Come unica sede europea, e ultima prima del definitivo ritorno de La ragazza con l’orecchino di perla al suo Museo rinnovato, la scelta è caduta su Bologna e su Palazzo Fava.

Attorno a Vermeer, dialogo contemporaneo

Carel Fabritius, Il cardellino, 1654 olio su tavola. L'Aia, Royal Picture Gallery Mauritshuis
Carel Fabritius, Il cardellino, 1654 olio su tavola. L’Aia, Royal Picture Gallery Mauritshuis

“Sarà l’unica occasione per ammirarla in Europa al di fuori della sua sede storica da dove, conclusa la mostra bolognese, probabilmente non uscirà mai più, essendo l’opera simbolo del museo riaperto”, afferma il Presidente della Fondazione Carisbo, Fabio Roversi-Monaco.

La ragazza con l’orecchino di perla non sarà l’unico capolavoro di Vermeer in mostra. Ad affiancarla ci sarà Diana e le sue ninfe, grande olio del Maestro, quattro Rembrandt e poi Frans Hals, Ter Borch, Claesz, Van Goyen, Van Honthorst, Hobbema, Van Ruisdael, Steen, ovvero tutti i massimi protagonisti della Golden Age dell’arte olandese. Accanto a questa mostra, la Fondazione Carisbo e Genus Bononiae proporranno anche Attorno a Vermeer, omaggio tributato da una quindicina di grandi artisti italiani contemporanei, da Guccione a Sarnari, da Olivieri a Verna, scelti da Marco Goldin.

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Info: www.lineadombra.it

(07/01/2014)

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