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Pompei, il “grande occhio” sugli scavi

Satelliti per il monitoraggio dal cielo e una rete di sensori a terra per tenere sotto controllo crolli, smottamenti, condizioni del sito e stato di salute di pitture e affreschi. Firmata la convenzione con il ministro della cultura Dario Franceschini, parte a Pompei il progetto finanziato da Finmeccanica. Realizzato con le competenze di Telespazio e Selex Es, entrambe società del gruppo, l’intervento sarà pienamente operativo tra settembre e dicembre 2014, con l’assistenza Finmeccanica assicurata per 3 anni a un costo di 1 milione e 700 mila euro, interamente sostenuto dalla Holding. Il ministro stesso sottolinea come questa esperienza possa essere allargata … Leggi tutto

Pompei, il "grande occhio" sugli scavi

Satelliti per il monitoraggio dal cielo e una rete di sensori a terra per tenere sotto controllo crolli, smottamenti, condizioni del sito e stato di salute di pitture e affreschi. Firmata la convenzione con il ministro della cultura Dario Franceschini, parte a Pompei il progetto finanziato da Finmeccanica. Realizzato con le competenze di Telespazio e Selex Es, entrambe società del gruppo, l’intervento sarà pienamente operativo tra settembre e dicembre 2014, con l’assistenza Finmeccanica assicurata per 3 anni a un costo di 1 milione e 700 mila euro, interamente sostenuto dalla Holding. Il ministro stesso sottolinea come questa esperienza possa essere allargata ad altri siti e rilancia il suo appello a imprenditori e gruppi privati affinché possano dare una mano concreta, senza avanzare l’alibi degli ostacoli burocratici.

Per Pompei, intanto, la presentazione dell’accordo con Finmeccanica è l’occasione per fare il punto sul grande progetto finanziato con i 105 milioni provenienti dall’Unione Europea. “Ci sono 7 cantieri aperti, l’ultimo pochi giorni fa e altre sei gare aggiudicate più una in corso di aggiudicazione”, spiega Giovanni Nistri, direttore generale del progetto. I tempi sono stretti perché gli accordi con la Ue prevedono che i cantieri si chiudano entro la fine del 2015. Franceschini è ottimista: “A Pompei ci sono anni di ritardo, ma la squadra di lavoro che abbiamo messo in campo e le cose che stiamo facendo ci consentiranno di affrontare le verifiche finali a testa alta. Giudicateci alla fine”.

(07/04/2014)

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