Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

La semplicità delle piccole cose

La semplicità delle piccole cose. Ricordi ed emozioni di Agostino Picicco, editore ED Insieme, Terlizzi (Ba), pagine 160, Euro 10,00. “Che cosa avete contro la nostalgia, eh? È l’unico svago che resta per chi è diffidente verso il futuro, l’unico!”. Così Carlo Verdone nel film “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino, vincitore dell’Oscar. Non che le memorie, i ricordi di Agostino Picicco, autore di La semplicità delle piccole cose. Ricordi ed emozioni, sfiorino l’elogio della nostalgia, quanto una rievocazione dolce e tenera di momenti significativi della sua vita, comune a molti di noi che hanno lasciato le terre di Puglia … Leggi tutto

<span style=La semplicità delle piccole cose. Ricordi ed emozioni
di Agostino Picicco, editore ED Insieme, Terlizzi (Ba), pagine 160, Euro 10,00.

“Che cosa avete contro la nostalgia, eh? È l’unico svago che resta per chi è diffidente verso il futuro, l’unico!”. Così Carlo Verdone nel film “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino, vincitore dell’Oscar. Non che le memorie, i ricordi di Agostino Picicco, autore di La semplicità delle piccole cose. Ricordi ed emozioni, sfiorino l’elogio della nostalgia, quanto una rievocazione dolce e tenera di momenti significativi della sua vita, comune a molti di noi che hanno lasciato le terre di Puglia e sono giunti in Lombardia, a Milano, a svolgere ruoli significativi nelle arti e nelle professioni.

“La semplicità delle piccole cose. Ricordi ed emozioni” rievoca luoghi noti del paese natio (la piazza, il mercato, le feste, i giochi, la scuola, ecc.), collocati nel tempo appena trascorso, e passa in rassegna episodi e fatti vissuti con semplicità e descritti con una certa comprensione e bonarietà, intessendo un legame con l’attualità.

Quel passato, quella società semplice delle piccole cose, che si affannava a condurre una vita dignitosa, diventano una specie di stella polare, di faro che irradiano il presente. La convulsione della nostra attuale società in cui facilmente ci si smarrisce allora diventa l’occasione per decantare i valori del buon tempo andato. Gli insegnamenti ricevuti, l’educazione, l’esperienza di una vita sobria e faticosa assumono riferimenti per il presente, ora che tutto sembra evanescente.

Non è solo un viaggio a ritroso quello che ci propone l’autore, ma un viaggio negli affetti fra le persone più care, le amicizie, le prime esperienze adolescenziali, le ore trascorse sui banchi di scuola, che non passavano mai, tuttavia ricche di apprendimento, e i luoghi dei giochi, della spensieratezza, degli amori, dei dibattiti pubblici nell’agorà sociale del suo paese, che potrebbe essere qualsiasi paese del Sud, del Mediterraneo.

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Paolo Rausa

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