Venerdì 29 Marzo 2024 - Anno XXII

Italia strategica per Transaero

La seconda compagnia aerea della Russia vola in alto e guarda all’Italia come una delle destinazioni turistiche più desiderate. A Mosca abbiamo incontrato Olga Pleshakova, amministratore delegato della compagnia che ha fatto il punto su strategie future e novità operative

Olga Pleshakova
Olga Pleshakova

Olga Pleshakova è una delle poche donne-manager al mondo di compagnie aeree, dirige Transaero, la seconda compagnia aerea della Russia, un’impresa privata creata con investimento familiare. Nei giorni scorsi ha ricevuto un’importante onoreficenza da parte del governo francese per il suo contributo allo sviluppo dei rapporti economici e culturali tra i due Paesi. L’abbiamo incontrata nel suo ufficio al 14° piano della sede di Transaero, un grande edificio moderno nel centro di Mosca, nel corso di una conferenza stampa nella quale ha presentato anche le novità operative e strategiche della compagnia.
In 23 anni di attività Transaero è riuscita a entrare tra le prime 30 compagnie aeree più importanti del mondo e tra le prime dieci europee. Ottimi risultati ottenuti da soli, senza far parte di una delle grandi alleanze. Ha circa 11.000 dipendenti, opera su oltre 200 rotte in Russia, Europa (dove ha avuto l’incremento maggiore di passeggeri), Asia, America e Africa e ha trasportato 12,5 milioni di passeggeri nel 2013. La sua flotta è composta attualmente da 99 veivoli: 20 Boeing 747, 14 Boeing 777, 16 Boeing 767, 44 Boeing 737, 3 Tupolev t
u-214, 2 Tupolev tu 204-100; in attesa di ricevere il centesimo il prossimo anno: il nuovo Airbus A380 che sarà impegnato sulle rotte per Londra e per la Thailandia.

Le potenzialità di Vnukovo

L'aeroporto di Vnukovo
L’aeroporto di Vnukovo

Essere la prima compagnia di livello internazionale a “occupare” gli slot permette a Transaero di gestire al meglio gli operativi anche perché, finora l’aeroporto, nonostante sia molto bello e funzionale è stato sottoutilizzato. La ragione sta nel fatto che Vnukovo è sempre stato l’aeroporto “di Stato”, un po’ come Roma Ciampino in Italia e qui atterrano e decollano i voli ufficiali delle delegazioni estere e anche delle autorità russe. Ora, invece lo si vuole sfruttare maggiormente per decongestionare il traffico sugli altri scali e anche perché la sua posizione geografica è particolare e permette alcuni vantaggi. Vnukovo è stato costruito a 205 metri sul livello del mare – un altopiano per i livelli russi – e questo significa che ci sono meno giorni di nebbia rispetto agli altri due aeroporti posizionati più in basso. Un altro vantaggio, apparentemente risibile, è quello di essere più vicino alle destinazioni europee di circa 10 minuti di volo. Se si moltiplicano i costi di 10 minuti per le migliaia di voli all’anno, si vede che il risparmio di carburante è tuttaltro che disprezzabile e anche i passeggeri atterrano prima rispetto ai voli per Shemeretyevo e Domodedovo.

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Tre aeroporti e una scelta funzionale

Italia strategica per Transaero

Transaero punta a collegare molte città russe con il resto del mondo passando per Mosca. La capitale russa possiede tre aeroporti internazionali: Domodedovo, Shemeretyevo e Vnukovo. Quest’ultimo è stato scelto da Transaero come base di armamento. Una scelta importante perché lo scalo, a sud-ovest della capitale, è quello più vicino (per gli standard moscoviti) al centro città che si raggiunge in macchina con un lungo e amplissimo rettilineo. Sono 11 chilometri dalla circonvallazione esterna e 28 chilometri dal Cremlino. Anche se Vnukovo è stato inaugurato ufficialmente il 18 dicembre 2012, i lavori che lo hanno completamente ristrutturato terminano proprio in questi giorni con l’apertura delle lounge e della galleria dei negozi del Terminal B. Entro la fine anno è prevista pure l’apertura di un albergo direttamente collegato allo scalo mentre è già in funzione il collegamento ferroviario diretto “Aeroexpress” con la stazione Kievsky

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