Uno scatto fotografico lo ritrae mentre suona la chitarra seduto tra le rocce. In sovrimpressione un breve testo: “Le loro ali sono musica, il loro viaggio ci costringe ad alzare la testa al cielo”. Sono le parole scritte per la Lipu da Vinicio Capossela, cantautore, polistrumentista e scrittore per sostenere la campagna della Lipu Leaving is living (www.leavingisliving.org) il cui scopo è contrastare, attraverso la sensibilizzazione e l’informazione, l’uccisione illegale di uccelli selvatici nel Sulcis (Sardegna), in Grecia e Spagna nell’ambito del progetto internazionale Life + Safe haven for wild birds.
L’avvicinamento tra Vinicio Capossela e la Lipu iniziò l’anno scorso in Sicilia, nell’isola di Marettimo, quando il cantautore conobbe Giovanni Cumbo della Lipu Palermo e i volontari della sezione impegnati nell’osservazione e protezione dei rapaci migratori. Una giornata speciale che vide il cantautore osservare per tutto il giorno falchi e aquile fianco a fianco dei volontari Lipu. Ne nacque un’amicizia che Capossela volle rafforzare iscrivendosi subito alla Lipu.
“Un sostegno prestigioso, che ci rende felici – dichiara Fulvio Mamone Capria, presidente Lipu-BirdLife Italia – Vinicio Capossela, artista di straordinario talento e grande sensibilità, sarà un alleato prezioso nel convincere le popolazioni sarde di quanto sia sbagliato catturare e uccidere gli uccelli selvatici che in Sardegna trovano un luogo prezioso di sosta e nutrimento, prima di riprendere il viaggio migratorio. Il nostro grande grazie a Capossela e alla sua splendida musica, che colora dei toni giusti le meraviglie della natura“.
Almeno 300mila tra tordi, pettirossi e altri piccoli uccelli sono catturati e uccisi ogni anno con trappole e reti illegali nel Sulcis, in provincia di Cagliari. Animali poi rivenduti a ristoranti per la preparazione, soprattutto durante le festività natalizie, di piatti locali. Oltre alla Lipu, che agisce come capofila, il progetto Life Safe haven for wild Birds vede impegnate altre due associazioni partner di BirdLife International: la Seo, in Spagna, e la Hos in Grecia, oltre all’agenzia J.Walter Thompson. In Spagna, nelle aree di Castellon, Valencia e Terragona, sono circa 430mila, con punte di due milioni, gli uccelli vittime del Parany, il crudele metodo che prevede l’applicazione di colla sui rami dove si posano gli uccelli. In Grecia il bracconaggio si verifica soprattutto lungo la rotta migratoria che tocca le isole ionie, dove la Hos stima vengano uccisi fino a 15mila uccelli al giorno.
(07/07/2014)