Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Droni “archeologi” per riportare alla luce Cerreto Vecchia

Alcune pietre e macerie del sisma del 1688 Droni archeologi al lavoro per riportare alla luce la ‘Pompei medievale’, un’intera cittadina sepolta dal terremoto che colpì il Sannio nel 1688 e da allora abbandonata. La cittadina da scoprire è Cerreto Vecchia, ossia la parte medievale di Cerreto Sannita, in provincia di Benevento, ancora coperta dalle macerie del sisma. A darne notizia è l’agenzia Ansa, che spiega: “La riscoperta dell’area, che prevede rilievi georadar, laser e video, scavi archeologici e ricostruzione in 3D, è stata presentata questa mattina a Benevento. L’iniziativa è una delle fasi dimostrative del progetto Provaci di cui … Leggi tutto

Alcune pietre e macerie del sisma del 1688
Alcune pietre e macerie del sisma del 1688

Droni archeologi al lavoro per riportare alla luce la ‘Pompei medievale’, un’intera cittadina sepolta dal terremoto che colpì il Sannio nel 1688 e da allora abbandonata. La cittadina da scoprire è Cerreto Vecchia, ossia la parte medievale di Cerreto Sannita, in provincia di Benevento, ancora coperta dalle macerie del sisma.

A darne notizia è l’agenzia Ansa, che spiega: “La riscoperta dell’area, che prevede rilievi georadar, laser e video, scavi archeologici e ricostruzione in 3D, è stata presentata questa mattina a Benevento. L’iniziativa è una delle fasi dimostrative del progetto Provaci di cui è capofila il distretto delle ‘città del futuro’, Stress, uno dei sei distretti ad alta tecnologia della Regione Campania. Il progetto pilota che riguarda Cerreto medievale è realizzato in collaborazione con il Comune di Cerreto Sannita, Seconda Università di Napoli, Gal Titerno, Agenzia di Sviluppo Locale”.

Come spiega Paolo Mauriello dell’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) il progetto prevede più fasi: le attività di rilievo condotte anche per mezzo dei droni, gli scavi archeologici (guidati dagli stessi rilievi); la messa in sicurezza dell’area e il restauro degli edifici nonché la catalogazione dei manufatti e delle opere rinvenute. Sarà inoltre possibile visitare la cittadina anche ‘virtualmente’, grazie alla ricostruzione in 3D fatta con le nuove tecnologie di realtà aumentata e sistemi immersivi.

(18/07/2014)

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