Mercoledì 30 Ottobre 2024 - Anno XXII

Capitale europea della Cultura: chi vincerà?

Lecce sembra la favorita, Ravenna non demorde. La corsa continua e l’emozione aumenta tra le sfidanti. Quale sarà la città italiana candidata a Capitale europea della Cultura nel 2019?

Lecce
Lecce

L’appuntamento non è di secondaria importanza in quanto può contribuire a dare impulso allo sviluppo della città prescelta, grazie all’aumento del flusso di turisti, oltre a costituire un’occasione unica per elevarne il profilo internazionale. In base alla selezione operata dalla giuria la sfida per la scelta della città italiana Capitale europea della Cultura 2019, si gioca fra tre centri del sud (Lecce, Matera, Cagliari) e tre del centro (Siena, Ravenna, Perugia), mentre il nord risulta assente. La medesima giuria emetterà il verdetto finale dopo aver effettuato visite in ciascuna città e aver ascoltato in audizione il progetto predisposto. Nel frattempo è possibile seguire la “corsa” verso il traguardo grazie al racconto di travelappeal.com (http://cultura2019.travelappeal.com/),che racconta la sfida stilando una classifica basandosi sul Travel Appeal Index (Tai), uno strumento analitico che misura tutti gli aspetti (www.travelappeal.com/travel-appeal-index/)che concorrono a determinare l’attrattiva di una località dal punto di vista turistico estraendo dai social big data quelli relativi alle sei destinazioni.

La classifica in fieri

Capitale europea della Cultura: chi vincerà?

Attualmente la classifica è guidata da Lecce, tallonata da Matera e Siena, mentre negli ultimi tre posti si collocano Cagliari, Ravenna e Perugia (http://cultura2019. travelappeal.com/cities-chart). A incidere sulla performance della città pugliese è soprattutto l’indice relativo ai “contenuti ufficiali”, il che denota l’importanza di una buona comunicazione istituzionale. Intanto, si registrano nuove adesioni per Ravenna, che se sembra attualmente, penalizzata, non lo è per il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi. “Io sto con Ravenna” ha dichiarato il primo cittadino, in merito alla candidatura della città romagnola a capitale europea della cultura nel 2019. Una presa di posizione chiara che arriva nel momento in cui Travel Appeal, start up innovativa, ha stilato una classifica tra le sei città in lizza (Lecce, Matera, Siena, Ravenna, Perugia-Assisi e Cagliari), ponendo Ravenna solo in quinta posizione. Insomma, Rimini fa il tifo per Ravenna perché sarebbe un’occasione unica poter vantare questo importante appuntamento a soli 60 chilometri di distanza.

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Un traguardo importante

Rimini, l'Arco di Augusto
Rimini, l’Arco di Augusto

“Abbiamo l’occasione, finalmente, per dare sostanza a ragionamenti di scala sovracomunale e sovraprovinciale – afferma il sindaco di Rimini – che, dalla valorizzazione dei nostri patrimoni culturali, artistici, naturali, conducono tutti a prospettive di crescita e sviluppo qualitativo del turismo di qualità in primis. Ma non è solo questione di potenzialità dei flussi di accoglienza: proprio la prospettiva della capitale della cultura deve spingere Rimini, Ravenna, la Romagna, la Regione a credere e investire su azioni di mobilità moderna e di accessibilità all’area vasta che da Cattolica arriva appunto ai mosaici di Ravenna”. E a questo proposito, Gnassi non perde occasione di rimarcare che anche il Trasporto rapido costiero (al momento tanto discusso dopo la forte contrarietà del Comune di Riccione) dovrebbe essere visto come uno tra gli obiettivi che possano modernizzare e unire l’area vasta romagnola. Dita incrociate quindi da parte del sindaco Gnassi e dell’assessore Massimo Pulini per valorizzare la candidatura di Ravenna capitale europea della cultura 2019 con tutto il patrimonio culturale che Rimini ha da offrire, dalla storia dei Malatesta alla vicenda artistica di Federico Fellini. Per farlo, si è partiti dalla Notte Rosa e, annuncia Gnassi, seguiranno presto altre azioni di supporto.

(31/07/2014)

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