Alcuni mesi dopo un viaggio in Giappone che mi ha fatto conoscere il takoyaki (letteralmente “polpo cotto” o “grigliato”)e l’okonomiyaki (pancake salati), entrambi originari di Osaka, mi sono svegliata con l’idea di creare una guida al cibo, un manualetto per immagini con tutti i piatti che vale la pena conoscere.
Dato il recente interesse che andavo riscontrando presso amici e famigliari nei confronti del cibo, desideravo far conoscere agli altri alcuni dei piatti che avevo scoperto negli ultimi anni, per incoraggiarli a rintracciarli e assaggiarli nella zona in cui vivevano. Un libro simile alle guide per riconoscere le specie di uccelli o di piante, ma interamente dedicato al cibo!
Tuttavia, quando mi sono accorta che non era sempre facile trovare determinati piatti vicino a casa, ho cambiato idea: il progetto di libro si è trasformato in un’app, ed è così che hanno visto la luce il sito e le applicazioni per smartphone Foodspotting.
Insieme agli altri cofondatori, Ted Grubb e Soraya Darabi, nel gennaio 2010 abbiamo lanciato la prima app per scovare e condividere non solo ristoranti ma anche piatti interessanti. Tre anni dopo, i Foodspotter di tutto il mondo avevano contribuito a raccogliere oltre tre milioni di foto di piatti da ogni parte del globo, dalle piccole cittadine in Pennsylvania dove siamo cresciuti fino alle capitali del cibo come Tokyo e Istanbul. I tempi sembravano maturi per dare vita a questo libro.
Se catalogare ogni piatto del mondo è un compito molto più adatto alle infinite trame della Rete, abbiamo cercato di fare del nostro meglio per selezionare alcuni dei piatti preferiti del nostro team all’interno di una moltitudine di Paesi e regioni, che abbiamo poi illustrato con vere fotografie scattate dai membri di Foodspotting, se possibile proprio nel luogo originario della pietanza in questione. Cominciate il vostro viaggio culinario per scoprire “I 75 Foodspotting”, una lista di 75 piatti associati alla regione a cui vengono accomunati più di frequente. Individuate il piatto che volete provare: alla pagina corrispondente troverete la descrizione delle sue origini e della sua storia, e i tratti distintivi più comuni, in modo da sapere cosa cercare tra ristoranti e chioschetti di strada.
Nelle tabelle da compilare potrete registrare ogni dettaglio del vostro incontro: ora, luogo e sensazioni. Speriamo che questo manualetto vi dia gli strumenti per partire alla scoperta di questi e tanti altri piatti, e vi serva da taccuino in cui annotare esperienze uniche.
Non vediamo l’ora di conoscere i vostri avvistamenti!
Pollo piri piri
Per quanto una componente fondamentale, non è il pollo la vera star di questo piatto: l’attrazione principale è la salsa piccante. I peperoncini piri piri, piccoli petardi rossi pronti a sprigionare grandi bollori in chi li mangia, sono originari dell’Africa meridionale, ma la salsa è stata inventata solo dopo l’arrivo dei coloni portoghesi. Prima di essere cotto sulla griglia, il pollo viene fatto marinare in una salsa di piri piri, succo di limone, cipolla, aglio e altre spezie. Il risultato è un piatto succoso, leggermente abbrustolito, e da acquolina in bocca assicurata!
ORIGINE: Mozambico
INGREDIENTI TIPICI: peperoncini piri piri, pollo
Ceviche
Questo piatto rinfrescante si compone di piccoli pezzetti di pesce crudo di primissima scelta marinati in succo di limone o lime fresco, cipolla, peperoncino e spezie varie. Il succo di limone altera le proteine animali in modo simile alla cottura. Cercate questo antipasto in Perù, una terra che ama molto il pesce, e in giro per il Centro e il Sud America. Un eventuale retrogusto amaro nella marinata è indice di un’eccessiva spremitura del limone (o lime) durante la preparazione. In Messico il mix include anche gamberi, avocado, coriandolo e un po’ di pomodoro. Provate a versare la marinata in un bicchiere e gustatevi un leche de tigre (latte di tigre).
ORIGINE: Perù
INGREDIENTI TIPICI: pesce crudo, succo di limone, cipolla, peperoncino, spezie
Halo halo
L’ halo halo è un ricco dessert a strati tipico delle Filippine, realizzato con ghiaccio tritato. Combina fagioli rossi dolci e ceci caramellati con sapori tropicali quali riso disidratato, polpa di cocco, giaca, banane caramellate, tapioca, e nata de coco (una specie di gelatina di cocco). Viene servito in coppe alte o larghe per mostrare i diversi strati di ghiaccio e l’abbondanza di ingredienti che lo compongono. Una pallina di gelato all’ube (una patata dolce viola), una fetta di flan e una cucchiaiata di latte dolce condensato sono la ciliegina sulla torta. Varianti di questo dessert includono il kakigori giapponese, l’es campur indonesiano e il baobing cinese.
ORIGINE: Filippine
INGREDIENTI TIPICI: ghiaccio tritato, latte condensato, guarnizioni assortite
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