Fab Food. La fabbrica del gusto italiano
, la mostra di Confindustria a Expo 2015 sull’alimentazione industriale sostenibile, che ha visto la partecipazione di 10 associazioni di sistema è stata presentata da Fiorenzo Galli, Direttore Generale del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, che ha progettato e curato il percorso espositivo, Giorgio Squinzi, Presidente di Confindustria, e Diana Bracco, Commissario Generale di Sezione per Padiglione Italia. La mostra, collocata nel Cardo Sud-Est, all’interno del Padiglione Italia, mostrerà come sia possibile ottenere prodotti alimentari sicuri, di qualità, a prezzi accessibili e in quantità sufficiente per tutti grazie all’industria e alle sue tecnologie, rispettando l’ambiente.
Il progetto, curato dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, si svilupperà in un padiglione espositivo di 900 mq su due livelli, e proporrà attrazioni creative per illustrare la complessità e le connessioni della filiera agro-alimentare italiana.
In 10 sale, impiegando la multimedialità, sarà illustrata la filiera agroalimentare, dal seme al piatto. Un’esperienza emozionale individuale e collettiva.
Viaggio attraverso i sensi
La prima sala condurrà il visitatore in un viaggio attraverso i sensi: il meglio del made in Italy che si affetta, si versa, si trasforma, un’esperienza per far venire l’acquolina in bocca. Piatti animati caratteristici del nostro Paese sono immersi in suoni della convivialità tipicamente italiana, mentre alle pareti sono proiettate immagini di alimenti appetitosi. Perché il cibo è prima di tutto emozione. Il visitatore sarà ingaggiato affinché la sua sia un’esperienza personale e unica. Gli sarà domandato: “Qual è il cibo dei tuoi desideri?” Potrà rispondere scegliendolo dal “Juke-box dei desideri”: verrà fuori un adesivo col piatto scelto da portare con sé e utilizzare poi alla fine del percorso di visita.
La Giostra “Nutrire il Pianeta”
Salendo al primo piano, si lascerà l’area dei sensi attraversando il tunnel delle voci che investirà il visitatore di domande quali: “Il cibo è sano? È sicuro? Ce n’è per tutti? È sostenibile?” Lo stimolo è riflettere su come le nostre scelte ed esigenze individuali influenzino quelle degli altri, acquisendo maggiore consapevolezza che il cibo è complessità.
Si arriva così al cuore della mostra: la giostra “Nutrire il pianeta” sfiderà il visitatore ad affrontare le problematiche e le possibili soluzioni legate al tema di Expo per sfamare nel 2050 nove miliardi di persone. Al centro della sala un grande pianeta Terra in disequilibrio: quale può essere il contributo del singolo all’equilibrio del pianeta e alla sua sostenibilità? Una sfida che vede coinvolti l’intera filiera agroalimentare, istituzioni, industria, università, scuola, consumatori e distribuzione moderna e il determinante contributo di scienza e tecnologia. Ci si addentrerà, poi, nel mondo della produzione e l’industria diventa protagonisti. Per capirlo il visitatore “giocherà” a fare l’agricoltore/allevatore prendendosi cura di piante o animali.