Nei giardini del Palazzo dell’Arte alla Triennale di Milano è tornata a risplendere, restaurata con i colori originali, l’opera di Giorgio De Chirico i “Bagni misteriosi” che l’artista inaugurò nel 1973. La fontana sembra una pittura metafisica tridimensionale nella quale l’elemento dell’acqua viene accolto e integrato in armonia all’interno dell’opera stessa, tanto da far risaltare ancora di più i brillanti colori della vasca di De Chirico.
Contemporaneamente si è aperta a Milano la mostra Arts&Foods, curata da Germano Celant e allestita da Italo Rota nel Palazzo della Triennale. La mostra metterà a fuoco la pluralità di linguaggi visuali e plastici, oggettuali e ambientali che dal 1851, anno della prima Expo a Londra, fino ad oggi hanno ruotato intorno al cibo, alla nutrizione e al convivio.
Il percorso espositivo
Il percorso espositivo di Arts&Foods ruota intorno al tema della nutrizione e presenta oltre duemila opere e installazioni di ambienti su una superficie di settemila metri quadrati. L’ambizioso progetto sarà fruibile per tutto il periodo Expo e amalgama pittura, design, arte povera, cinema, video e moda. Attraverso una prospettiva stratificata e plurisensoriale la mostra cercherà di documentare gli sviluppi e le soluzioni adottate per relazionarsi al cibo, dagli strumenti di cucina alla tavola imbandita e al pic-nic, dalle articolazioni pubbliche di bar e ristoranti ai mutamenti avvenuti in rapporto al viaggio per strada, in aereo e nello spazio, dalla progettazione e presentazione di edifici dedicati alla produzione del cibo e ai suoi rituali. Arts&Foods permetterà di esplorare lo speciale legame tra le arti visive e l’argomento del nutrirsi che sarà trattato sia in maniera positiva, svelandone i rituali e le specificità, sia sottolineandone eventuali idiosincrasie e problematicità.
Le opere esposte
La mostra si arricchirà di capolavori concessi in prestito da musei, istituzioni pubbliche e private, artisti e collezionisti di rilievo internazionale. Arts & Foods si articolerà con un andamento cronologico che copre il periodo dal 1851 all’attualità, il tutto intrecciato alle testimonianze di artisti, scrittori, filmmakers, grafici, musicisti, fotografi, architetti e designer che, dall’Impressionismo e dal Divisionismo alle Avanguardie storiche, dalla Pop Art alle ricerche più attuali, hanno contribuito allo sviluppo della visione e del consumo del cibo.
Tra le opere esposte vi consigliamo di non lasciarvi sfuggire l’enorme pesce di Frank Gehry, il video di Marina Abramovich, i vestiti d’alta moda di Ken Scott, le sculture di cioccolato di Dieter Roth e infine la bottiglia di Ketchup pop gigante posizionata nel giardino di fianco ai “Bagni Misteriosi” di De Chirico.