Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

A Villa Carlotta la mail-art di Marcello Diotallevi

Villa Carlotta Fino al 3 maggio Villa Carlotta, museo e giardino botanico in provincia di Como, ospita la mostra Semioticamente. Un viaggio che indaga il complesso ed eterogeno universo di Marcello Diotallevi, tra i più importanti esponenti della poesia visiva e mail art in Italia, a cura di Michele Caldarelli. Villa Carlotta si trasforma in una speciale Wunderkammer contemporanea dove sfilano antiche incisioni e libri, vasi orientali, memorabilia dei passati fasti tremezzini come il set di scrittura usato dalla principessa Carlotta o i libri di giardinaggio del suo consorte, corrispondenza d’archivio e ancora un catalogo di semi del parco con … Leggi tutto

Villa Carlotta
Villa Carlotta

Fino al 3 maggio Villa Carlotta, museo e giardino botanico in provincia di Como, ospita la mostra Semioticamente. Un viaggio che indaga il complesso ed eterogeno universo di Marcello Diotallevi, tra i più importanti esponenti della poesia visiva e mail art in Italia, a cura di Michele Caldarelli. Villa Carlotta si trasforma in una speciale Wunderkammer contemporanea dove sfilano antiche incisioni e libri, vasi orientali, memorabilia dei passati fasti tremezzini come il set di scrittura usato dalla principessa Carlotta o i libri di giardinaggio del suo consorte, corrispondenza d’archivio e ancora un catalogo di semi del parco con schede illustrative. 

Lettere-mittente
Lettere-mittente

Diotallevi scegli la mail art come mezzo per la sua produzione. Una forma artistica antica che la leggenda vuole abbia avuto inizio con Cleopatra che spedì se stessa a Giulio Cesare arrotolata in un tappeto determinando l’assioma per cui mittente, ricevente e mezzo ne diventano gli elementi fondamentali e imprescindibili. Diotallevi porta in mostra i suoi colorati e ritmati Libri d’Artista caratterizzati da percorsi alfabetici che si trasformano in armoniche fabule cifrate e racconti ironici e pensosi e il suo lavoro Lettere al mittente, missive illeggibili che hanno percorso un viaggio tortuoso. Recapitate a persone che non le hanno mai spedite, rinviate al “destinatario/mittente” e dopo lunga peregrinazione – arricchite di timbri, date e annotazioni – nuovamente all’artista, in un gioco di scambio di ruoli tra destinatario-mittente-destinatario.

(20/04/2015)

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