Il Duomo di Siena rivela nella stagione estiva il suo tesoro più prezioso. Il pavimento “dipinto” da una complessa composizione di marmo e pietre dure, coperto durante l’anno, viene reso visibile ai turisti dopo il Palio dell’Assunta, dal 18 agosto fino al 27 ottobre.
L’Opera della Metropolitana di Siena ha deciso, quest’anno, di ampliare la tradizionale riapertura estiva del pavimento, in occasione di Expo 2015 e di un atteso afflusso di turisti verso la città. Quale che sia il motivo, l’occasione è ideale per rivedere quello che già il Vasari definì come uno dei pavimenti più belli, grandi e magnifici, che mai fosse stato realizzato. Lo firmano, in un progetto secolare che va dal Trecento sino all’Ottocento, artisti come Sassetta, Domenico di Bartolo, Matteo di Giovanni, Domenico Beccafumi, Pinturicchio.
Un mosaico speciale
Il commesso marmoreo è una tecnica di mosaico che affianca tessere di marmo e pietre dure. Molto diffusa nella manifattura fiorentina, si realizzava sulla base di un dipinto che faceva da modello e grazie a una complessa procedura per scegliere le pietre del colore adatto, tagliarle e affilarle, accostarle tra di loro senza intercapedini, incollarle e infine ripulire e dare un tono brillante ai colori. Il pavimento del duomo di Siena è comporto da 56 tarsie, che rappresentano episodi biblici e immagini allegoriche: scene complesse, non semplici decorazioni, come Mosè fa scaturire l’acqua dalla roccia, di Beccafumi, o il Monte della Sapienza, di Pinturicchio.
La visita in cattedrale può abbinarsi a un percorso nella cripta inferiore, al battistero e al museo dell’Opera.
Per maggiori informazioni: www.operaduomo.siena.it/