Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

Anfiteatro romano viene alla luce a Volterra

Volterra anfiteatro Porta Diana

La straordinaria scoperta archeologica è avvenuta un mese fa a Volterra, la città etrusca in provincia di Pisa. Si tratta di un anfiteatro romano, considerato il più importante ritrovato nell’ultimo secolo

Volterra anfiteatro romano
Volterra, gli scavi per pulire un fosso portano alla luce una straordinaria scoperta archeologica: un anfiteatro romano

Volterra, città di origine etrusca in provincia di Pisa, celebre per l’estrazione e la lavorazione dell’alabastro, ha portato alla luce una straordinaria scoperta: un anfiteatro romano, presumibilmente del I secolo dopo Cristo. La struttura muraria, a forma ellitica, rimasta per secoli sepolta e di cui si era persa completamente la memoria, dovrebbe essere lunga 80 metri e larga 60. Gli archeologi della sovrintendenza della Toscana hanno già dissotterrato le prime strutture e si continua a scavare. È questa la straordinaria scoperta archeologica venuta alla luce, durante la pulizia di un fosso alla fine di luglio a Volterra: dai primi rilievi sembra proprio un anfiteatro romano e sarebbe il più importante ritrovato negli ultimi cento anni. Tutto è iniziato l’8 luglio nei pressi di Porta Diana, a sud della necropoli etrusca del Portone, dove sono emerse le strutture murarie di oltre 20 metri, costruite con la stessa tecnica utilizzata nel teatro romano di Volterra. Durante lo scavo sono emersi due seggi e altri 20 metri della stessa muratura, ad andamento curvilineo costante, che orienta verso uno sviluppo ellittico della pianta.

A Volterra tornano i gladiatori

volterra scaviSe così fosse, si tratterebbe di un edificio pubblico romano di straordinaria rilevanza, probabilmente a carattere ludico, quasi certamente un anfiteatro destinato a giochi dei gladiatori.“Il ritrovamento avvenuto in maniera casuale nelle scorse settimane dovrà ora essere approfondito, e andranno finanziati i lavori di scavo”, ha sottolineato il presidente della Regione, Enrico Rossi. “Si era persa memoria di questo anfiteatro, per cui la sensazionale scoperta potrebbe cambiare il volto dell’archeologia volterrana”, spiega la funzionaria della soprintendenza Elena Sorge. La comunità romana individuata nella zona farebbe pensare anche alla presenza dei resti di alcune ville risalenti alla stessa epoca. La scoperta trova un appiglio storico in alcune fonti erudite, in particolare Raffaello Maffei, fine del Quattrocento, e Lodovico Falconcini, un secolo più tardi, che menzionano espressamente l’esistenza a Volterra di un anfiteatro. Inoltre alla fine dell’Ottocento durante gli scavi di realizzazione del cimitero comunale, le carte parlano di un ritardo nei lavori a causa del rinvenimento di lavori in pietra interrati a undici metri: una spia dell’antico anfiteatro, che potrebbe essere rimasto nascosto a grande profondità.

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