Al Museo d’arte moderna e contemporanea, Mart, a Rovereto (Trento) è possibile visitare, fino al 3 Aprile 2016, la mostra dal titolo “La coscienza del vero”, da Courbet a Segantini. La mostra intende indagare alcuni momenti della cultura figurativa ottocentesca, nella stagione compresa tra il Romanticismo e l’Impressionismo, tra il 1840 e il 1895 anno della prima Biennale di Venezia. Nel titolo tematico vi è l’obiettivo dell’esposizione: far conoscere l’importanza della pittura “on plain air”, tipica degli impressionisti. Questi artisti, svincolati dalla pittura praticata negli atelier, crearono un nuovo modo di rappresentare la realtà, una vera e propria rivoluzione.
Non più tradizione accademica, soggetti religiosi o mitologici, bensì rappresentazione della realtà offerta con assoluta naturalezza per evidenziare la qualità cromatica e l’importanza della luce naturale nell’opera d’arte.
L’arte dell’Ottocento raccontata in 80 opere
Un’intera sala della mostra è dedicata all’illustre Gustave Courbet, pittore noto per lo scandalo che suscitò una delle sue opere più celebri a causa del nudo fin troppo realistico: “L’origine del mondo”, ma sono circa 80 le opere esposte provenienti da collezioni pubbliche e private per raccontare l’arte di un periodo che va dal 1840 al 1895, un tempo storico attraversato da molte e svariate vicende culturali, geo-politiche e filosofiche che hanno influenzato anche l’universo artistico.
Sono esposte opere di: Francesco Hayez, Giovanni Segantini, Giovanni Boldini,Carlo Bellosio, Mosè Bianchi, Franz Lenbach, Giustiniani Degli Avancini, Alessandro Guardassoni,Pompeo Marino Molmenti,Eugenio Prati, Giuseppe Tominz.
Si potranno ammirare tele raffiguranti ritratti, nature morte, vedute di insoliti paesaggi, interni di salotti dell’epoca, il tutto raccontato attraverso pennellate che vogliono testimoniare la cronaca e la contemporaneità della narrazione pittorica.
Info: www.mart.tn.it/mostre
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