Il mare d’argento della Puglia, dal Gargano al Salento, non è solo quello formato dall’acqua dell’Adriatico. Il mare d’argento a cui ci riferiamo è quello degli uliveti secolari di cui questa terra va fiera da sempre. Ulivo, albero simbolo del Mediterraneo che secondo il mito sarebbe stato il dono di Atena nella sfida con Poseidone per il dominio dell’Attica. Oggi quest’albero e questo immenso patrimonio sono sotto attacco. Scelte prese non proprio con la dovuta cautela e attenzione da parte degli organismi europei hanno decretato il sequestro e la loro distruzione di migliaia di piante nel Salento. Causa di tutto ciò un batterio, la Xylella. A fermare questo scempio che vuol dire desertificare il Salento non sono bastate le proteste degli agricoltori. Molti cittadini, artisti, gente dello spettacolo e qualificati esperti si sono mobilitati contro questo provvedimento a difesa degli ulivi e dell’economia di questa terra, a cominciare da un salentino doc come Albano Carrisi. Ora sta indagando la magistratura, perché si è scoperto che il batterio della Xylella è presente in Salento da 20 anni.
La magia dell’uliveto pugliese
Per celebrare la magia dell’uliveto pugliese e quello che ruota attorno a questa pianta come le monumentali masserie imbiancate a latte di calce, i frantoi ipogei, i muretti a secco e gli insediamenti rupestri del territorio di Fasano, musica e cinema sono scesi in campo e hanno realizzando il film “Mare d’argento”, firmato come regista dallo scrittore e fotografo Carlos Solito e interpretato da Alessio Vassallo (Il giovane Montalbano), Nando Popu dei Sud Sound System impegnato in prima fila contro il problema della Xylella, Chiara Torelli e il giovanissimo Danilo Palmisano. La prima nazionale del film è stata presentata il 18 dicembre a Fasano.
Le avventure di un eroe bambino
I protagonisti del film, come ha detto Solito, sono la nodosa maestosità degli ulivi di Puglia, le chiome regali agitate dal maestrale e l’inconfondibile paesaggio che dal Gargano al Salento, passando per la Murgia, caratterizza l’intera regione. La storia ruota attorno al punto di vista e alle avventure di un eroe bambino, Vittorino, interpretato da Danilo Palmisano che vincerà una personale sfida contro nemici e paure, incontrando, di volta in volta, personaggi da fiaba e sopra le righe, cantori di una Puglia storica e magica. L’obiettivo del cortometraggio è quello di mostrare una Puglia tradizionale e poetica allo stesso tempo, un luogo tra sogno e realtà̀ dove gli uliveti secolari rappresentano il miglior teatro da gioco e trasfigurazione fantasiosa del reale di un bambino. Sviluppando modelli e contenuti realistici attraverso il filtro dell’immaginazione il protagonista, coi suoi incontri strampalati, racconta dietro una prospettiva magica e sentimentale questo unicum paesaggistico e culturale. Sul profilo cinematografico, si vuole caratterizzare la Puglia come un territorio affascinante e senza tempo, con rimandi estetici al linguaggio del neorealismo. A marcare le atmosfere ci sono le musiche dello stesso attore Nandu Popu e la colonna sonora che porta la firma di Mango col brano musicale Mediterraneo al quale il regista è particolarmente legato.
Il trailer del film Mare d’argento