Martedì 2 febbraio, prima a Milano, all’Hotel Principe di Savoia, e poi a Roma, David O’Brien, Chief Commercial Officer di Ryananir, e John Alborante, sales & marketing manager per Italia, Croazia e Grecia, hanno confermato che Milano Bergamo e Milano Malpensa sono due punti chiave per lo sviluppo della compagnia aerea in Italia ed hanno annunciato anche tante novità, positive e negative. A Bergamo il vettore, che ha basato 16 aeromobili (1 in più del 2015), aprirà cinque nuove rotte: Amburgo, Norimberga e Praga (frequenza giornaliera), Timisoara (cinque voli a settimana) e Danzica (tre frequenze a settimana). In totale, quindi, a Bergamo opereranno 57 rotte, comprese quelle per Bristol, Santiago, Madrid, Varsavia, Manchester, Vilnius, Lanzarote e Malaga. A Milano Malpensa la compagnia Ryanair avrà 2 aeromobili basati (1 in più dell’anno scorso), ed attiverà quattro nuove rotte per Catania (4 frequenze al giorno), Bruxelles (2 al giorno), Sofia (giornaliera) e Gran Canaria (1 a settimana). Saranno così servite da questo scalo 8 destinazioni.
“Si tratta di incrementi dovuti alle ottime performance che abbiamo registrato”. – hanno affermato O’Brien e Alborante – “Ci aspettiamo di movimentare 9,3 milioni di passeggeri da Orio al Serio, contro i 9 dell’anno scorso, e 1,3 milioni da Malpensa”.
Chiusure di rotte e tagli ai posti di lavoro
Per quanto riguarda l’Italia in generale “siamo la prima compagnia del Paese: vantiamo una quota di mercato del 25per cento e 27 milioni di passeggeri trasportati”, ha affermato O’Brien. Ryanair, infatti, ha scavalcato, per numero passeggeri trasportati la ex compagnia di bandiera, con un impatto economico fondamentale in certe zone periferiche dell’Italia, garantendo non solo collegamenti, ma anche occupazione. Nonostante l’evidente interesse per il nostro paese, nel corso della conferenza stampa, il Chief Commercial Officer del vettore ha precisato: “Dall’inizio di gennaio la tassa municipale a carico di ogni passeggero in partenza dall’Italia è aumentata di 2,5 euro, arrivando a toccare i 9 euro a biglietto (a Roma 10 euro). La cosiddetta addizionale comunale è un balzello che va al Fondo speciale che garantisce ammortizzatori sociali aggiuntivi ai lavoratori del trasporto aereo: paga, cioè, la cassa integrazione degli ex piloti Alitalia e non dovremmo essere noi a finanziare Alitalia-Etihad, ma qualcuno ad Abu Dhabi” ha ribadito O’Brien. Gli ha fatto eco Alborante affermando che “è una anomalia tutta italiana quella di alzare le tasse in un momento in cui tutti gli altri paesi europei le abbassano che potrebbe penalizzare in particolare modo i piccoli aeroporti”.
Proprio l’aumento della tassa municipale, deciso dal governo, è stato il punto focale della successiva conferenza che O’Brien e Alborante hanno tenuto a Roma, raggiunta in treno, dove hanno annunciato che da ottobre Ryanair sarà costretta a chiudere basi, aeroporti e rotte in Italia.
Ryanair è così costretta a spostare aeromobili e posti di lavoro fuori dall’Italia verso altre basi Ryanair in Spagna, Grecia e Portogallo (dove non vengono addebitate tali tasse per passeggero), tagliare 8 rotte ad Alghero, 5 a Pescara e 3 a Crotone, a partire da ottobre, tagliare rotte e traffico da e verso altri aeroporti Italiani, spostare la capacità dagli aeroporti regionali a Roma e Milano. Ryanair sollecita, quindi, il Governo Italiano affinché elimini questa tassazione dannosa, così come hanno già fatto i governi di Belgio, Irlanda e Paesi Bassi con tasse simili.
Nonostante ciò il management della compagnia aerea è ottimista: “Globalmente, movimentiamo 106 milioni di passeggeri all’anno su oltre 1800 voli giornalieri da 78 basi, che collegano 200 destinazioni in 31 paesi europei. Prenotazioni, traffico e riempimento continuano a essere in crescita. Vantiamo una flotta di 330 aeromobili Boeing 737 ed abbiamo un ordine per ulteriori 350 Boeing di nuova generazione”.
Per festeggiare il lancio della nuova programmazione invernale 2016 da Milano, l’azienda ha rinnovato le divise degli equipaggi.
Info: www.ryanair.com