Ernesto Mazzi, Presidente della Fiavet Lazio, ha dichiarato nella conferenza stampa del 19 febbraio scorso che la crisi c’è anche nelle agenzie di viaggi della sua regione: “Bisogna convocare quanto prima un tavolo con la Regione e il Comune per risolvere problemi che rischiano di mettere in ginocchio la già precaria economia delle nostre imprese turistiche anche se le nostre adv resistono e fanno il loro lavoro. Le priorità le conosciamo tutti: si va dall’abusivismo offline di associazioni e istituzioni religiose, a quello online, dalla pressione fiscale divenuta insopportabile, alle nuove tasse comprese quelle aeroportuali”.
“Occorrono regole chiare per tutti quelli che operano nel settore turistico. Se un’associazione anomala vuole fare la nostra stessa attività, si deve dotare di un direttore tecnico, di fidejussioni e di coperture finanziarie adeguate, altrimenti opera nell’illegalità ed è bene perseguirla e farla uscire dal settore. I nostri iscritti rappresentano imprese con esperienza imprenditoriale trentennale o ultraventennale: questi valori vanno rispettati e riconosciuti dalle istituzioni locali. Spero che il nuovo assessore regionale al turismo, Massimiliano Smeriglio, si coordini con il direttore dell’agenzia regionale Giovanni Bastianelli per adottare una linea comune a difesa delle imprese turistiche operanti nella legalità sul territorio regionale. C’è una legge per il turismo da far approvare che deve contemplare le tutele necessarie per chi opera a favore dell’economia e del Pil regionale”.
Un altro problema è costituito dal turismo scolastico, crollato del 70%: una situazione preoccupante in quanto non sono le scuole a non voler organizzare viaggi, ma le famiglie a non volere che i loro figli viaggino. A questo punto occorre un’opera di sensibilizzazione che Fiavet Lazio avvierà già da settembre con iniziative promozionali negli istituti scolastici della regione.
Per quanto riguarda l’incoming: i vertici di Fiavet Lazio vorrebbero sapere quanto ha incassato il Comune di Roma con la tassa di soggiorno e quanti di questi soldi saranno stanziati per il turismo in città. A questo proposito l’associazione propone di dimezzare la tassa di soggiorno, superiore a quella adottata da Parigi, Berlino e Londra e darne comunicazione con “grande enfasi promozionale per far tornare i turisti in città”. “Se proprio si vogliono introdurre nuove tasse per il turismo – ha affermato Mazzi – chiediamo che gli operatori ne vengano a conoscenza con largo anticipo, perché i contratti delle prossime stagioni vengano definiti uno, se non due anni prima perchè non si può comunicare ai nostri partner dei rincari o introduzioni di tasse a poche settimane dalle partenze dei clienti. È assurdo e del tutto inadeguato”.
Per quanto riguarda il Giubileo: il calo degli arrivi negli ultimi tre mesi, pari al -10%, “dimostra che erano del tutto infondate le previsioni trionfalistiche di alcune istituzioni capitoline alla vigilia del grande appuntamento: più che un’occasione mancata si è trattato di un bluff controproducente”.
Fiavet Nazionale ha ideato un progetto con le assicurazioni per la creazione di un fondo di garanzia dedicato esclusivamente alle associate. Tra le varie possibilità secondo Mazzi la migliore sembrerebbe il sistema inglese, che prevede un fondo di garanzia per le agenzie di viaggio e uno distinto per i tour operator poiché i due operatori hanno esigenze differenti.
“La costituzione di un fondo Fiavet potrebbe essere un ottimo biglietto da visita per l’associazione e un’occasione di rilanci per il settore turistico”.