Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Pasqua in Veneto tra le città d’arte: Padova

Padova Sant'Antonio

Le città d’arte non deludono mai, nemmeno a Pasqua. Il nostro viaggio primaverile in Veneto si svolge in tre città: Padova, Treviso, Verona. Alla riscoperta dell’arte, della storia e della buona tavola. Il primo articolo lo dedichiamo a Padova la dotta

Padova Prato della valle
Prato della Valle

L’interesse per l’arte, per il turismo culturale si è notevolmente sviluppato negli ultimi tempi e si sono moltiplicate le proposte di viaggi brevi oppure lunghe vacanze con offerte che cercano sempre più di coniugare il divertimento e il relax con la visita artistica e paesaggistica delle città d’arte.
Il nostro viaggio itinerante va alla riscoperta di tre incantevoli città del Veneto: Padova, Treviso e Verona che stupiscono per i tesori interni ma anche per i luoghi circostanti poco conosciuti al grande pubblico ma altrettanto meritevoli d’interesse turistico.

Padova la dotta

Questo primo servizio presenta Padova la dotta. La città di Padova è popolare soprattutto per il prestigioso Ateneo, per la Basilica di Sant’Antonio e per la Cappella degli Scrovegni affrescata dall’insigne Giotto, ma non tutti sono a conoscenza dell’origine della città e delle sue mura, oggigiorno confuse dal nuovo tessuto urbanistico che si è sviluppato nel corso dei secoli modificando l’impianto originario, a tratti attraversato da canali e dal fiume Bacchiglione.
Patavium è il toponimo che gli antichi romani attribuirono alla neonata città, situata nei pressi dei Colli Euganei, un sistema collinare, dalle curiose forme coniche, formatosi per effetto di lenti  fenomeni vulcanici avvenuti circa 40 milioni d’anni fa.

Un po’ di storia per tracciare il percorso

Padova mura veneziane
Mura veneziane, torrione Pontecorvo

Dopo la lunga parentesi del dominio romano, a Padova iniziarono le incursioni barbariche da parte degli Unni, dei Longobardi e degli Ungari fino agli albori del Medioevo, epoca durante la quale la città fece parte della Lega Veronese e poi di quella Lombarda, un’alleanza forzata per contrastare il potente Barbarossa.
Si deve al periodo medioevale l’inizio dell’edificazione delle mura e del Castello, costruzioni continuamente rafforzate nel corso dei secoli fino a distinguere tre tipologie di mura: la cinta d’epoca comunale appartenente al secolo XII e XIII;  le mura carraresi volute da Francesco I da Carrara intorno al XIV secolo; le mura veneziane erette dalla Serenissima Repubblica di Venezia iniziate nel 1513 ed ultimate verso il 1540 costituendo il cosiddetto “circuito fortificato padovano”, lungo ben 11 chilometri e provvisto di 20 bastioni molto alti e 8 porte spesso nominate coi nomi di santi.
Dopo la caduta di Venezia (1797) e il periodo napoleonico, la città passò sotto il dominio asburgico fino al 1866, anno in cui entrò al far parte del Regno d’Italia. In seguito fu teatro dello storico armistizio siglato presso Villa Giusti  per porre fine alla Grande Guerra (1918).

LEGGI ANCHE  Siena si mette in "palio"

Monumenti e luoghi d’interesse

Padova Piazza dei Signori
Piazza dei Signori

Mura medioevali: l’itinerario classico può iniziare dal Castello, situato a sud dell’isola fluviale dentro la città, per proseguire lungo il Ponte di S. Agostino e sempre seguendo il corso d’acqua, s’incontra Ponte dei Tadi, Porta dei Molini, presidio importante per l’accesso alla città in epoca medioevale. Superata la Torre di Ezzelino, si entra in Piazza dei Signori che costituisce il cuore della città.
Nei dintorni possiamo ammirare il Palazzo del Capitaniato, la Loggia Carrarese, la Cattedrale, il Palazzo della Ragione, il complesso del Palazzo del Municipio fino a giungere alla Porta Altinate, la seconda porta  della cinta medioevale rimasta.
Mura veneziane o cinquecentesche: costituiscono la grande cinta fortificata eretta dai veneziani e si estendono oltre il perimetro della città antica. Trattandosi di un percorso lungo 11 km, è consigliabile programmare circa mezza giornata di tempo ma si sarà appagati dalle bellezze artistiche e paesaggistiche poiché buona parte dell’itinerario costeggia corsi d’acqua ed è servito da una pista ciclabile.
Lungo il percorso delle fortificazioni s’incontrano alcuni baluardi veneziani, iniziando col Bastion Piccolo per terminare con il Torrione Venier, di cui i podestà della Serenissima erano maestri nel servirsi di abilissimi architetti militari.
Lasciamoci condurre dal piacere della scoperta e visitiamo i monumenti più celebri situati lungo questo itinerario.
Museo civico agli Eremitani: è una struttura che raggruppa il Museo Archeologico,il Museo d’Arte Medioevale e Moderna, Palazzo Zuckermann e la famosa Cappella  voluta dalla  nobile famiglia Scrovegni.

continua  a pagina 2

Condividi sui social:

Lascia un commento