L’11 marzo è stata inaugurata a Siponto, una frazione del comune di Manfredonia, l’importante basilica di Edoardo Tresoldi. L’artista romano, noto per riuscire a realizzare grandi strutture trasparenti attraverso intricati reticolati di fili metallici, ha ricostruito interamente una basilica paleocristiana partendo dalla pianta della sua struttura originale, utilizzando sette tonnellate di filo di ferro che si sviluppano lungo 14 metri di altezza.
Una sorta di ritorno di questo grande edificio come se fosse parte della memoria storica del luogo. È il risultato di un’interessante collaborazione tra la Sovrintendenza Archeologica della Puglia ed il segretariato del MiBact. La base della chiesa era stata rinvenuta intorno agli anni ’30 e, per più di sessantanni, è stato l’oggetto di studio di archeologi e di esperti dell’arte. Quando si è trattato di istituire un progetto per preservare queste rovine ed un prezioso mosaico presente al loro interno, l’idea geniale è stata quella di coinvolgere Tresoldi in una nuova opera che, in qualche modo, riportasse in vita la struttura della chiesa e, allo stesso tempo, ne proteggesse la base.
“Mi ero già confrontato con alcuni lavori legati all’architettura ma rientravano più in un ambito scultoreo: erano sculture che usavano il linguaggio dell’architettura. Questa, invece, non solo è un’architettura vera, di dimensioni reali, ma si rapporta ad un discorso dedicato alla storia e all’antico. Oltre ad un lavoro sullo spazio, è stato fatto un lavoro sul tempo”. Con queste parole il giovanissimo artista ha presentato l’immaginifica installazione realizzata.