La scorsa settimana queste Spigolature si sono occupate di Berlusconi del Milan, di Dudù e dei cinesi. Ora ci tocca ritornare sull’argomento per l’ Inter. E a proposito dell’Inter diventata cinese, si invitano i tifosi nerazzurri a dimenticarsi quella bella cotoletta impanata (che –breve inciso gastronomico- portata dai connazionali del grande Feldmaresciallo Radetzky von Radetzk non poteva che essere di maiale) e si dimentichino pure il meraviglioso risotto alla milanese (saporitamente giallo, con quel bel profumante zafferano …).
A Nanchino nel murales all’ingresso della sede della squadra cinese che ha comprato l’ Inter appare una gigantografia dell’immenso Giacinto Facchetti, solo che invece del balùn (calciato dal Fachetùn nella porta del Liverpool, trionfo 3 – 0: Corso 8’ primo tempo, Peirò 9’ primo tempo, appunto Facchetti 17’ secondo tempo, San Siro, primaverile serata del 12 maggio 1965, e l’umile scrivano di queste disperate Spigolature ça va sans dire c’era!) appare una cofana di diafani spaghetti di Soia (che-robb de matt!- il Fachetùn tira su coi bastoncini …).
Da cui, penitenza al cinès che ha complato l’Intel, impalale a memolia: Sarti, Burgnich, Facchetti, Bedìn, Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola, Peirò, Suarez. Corso…(e fankùlo gli spaghetti di soia…).
Trattandosi di una squadra non solo milanesissima ma pure (lo dice il nome) Internazionale (F.C.) e potendo pertanto i tifosi dell’ Inter ricorrere anche a epiteti stranieri da indirizzare al presidente (indonesiano) che ha ri-venduto l’ Inter ai cinesi, eccoli rivolgersi a lui con un cordiale “Ah fijo de mignotta!”…
Sembra infatti che, comprando e rivendendo l’Inter, in meno di 3 anni 3 il Thohir si sia cuccato (+ o -) 100 milioni 100 (mentre l’Inter non ha combinato una beata fava…).
(Solo indirettamente a proposito dell’ Inter) il Papa (vedi Corriere 5/6: “Sono scismatici … movimento pseudo religioso”) ha scomunicato la setta di Gallinaro.
Potesse anche retrocedere la Juventus in B …