Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

I turisti preferiscono Milano a Roma

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Per il terzo anno consecutivo Milano batte Roma per numero di turisti. Nella città meneghina nel 2016 previsti 7,7 milioni di visitatori. Gli Effetti benefici di Expo si fanno sentire ancora. Il sindaco Sala sostiene che Expo ha ricollocato Milano nell’immaginario dei turisti

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I navigli di Milano

Fuga da Roma? Causa la ingovernabilità gestionale del traffico, dei rifiuti sparsi per ogni dove, rendendo la città eterna invivibile e sporca, delle strade cittadine dissestate? Certo e non solo, considerando che neanche il Giubileo ha fatto miracoli, continuando a tenere lontani turisti, pellegrini e passeggeri. Tutti a Milano che «per il terzo anno consecutivo, complice l’Expo, ha superato la Capitale per numero di visitatori», che è «la punta più avanzata del Paese» e una città «che vive una stagione positiva ed è motivata a consolidare questa situazione continuando a lavorare duramente». È stato  il sindaco Beppe Sala a rivendicare davanti agli industriali di Assolombarda il successo della sua città paragonando i numeri milanesi con quelli romani. Il periodo positivo è confermato da Maurizio Naro, presidente degli albergatori di Apam Confcommercio. «L’onda lunga di Expo si fa ancora sentire. L’evento è riuscito a ricollocare Milano nell’immaginario dei turisti. E quest’anno la città ha potuto sfruttare anche le difficoltà di altri».

Milano gongola per l’incremento di turisti

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Milano, piazza del Duomo

Intanto, il primo cittadino meneghino snocciola le sue  cifre: «Milano supera Roma per numero di visitatori per il terzo anno consecutivo: nel 2016 ne aspetta 7,7 milioni». Il che, sottolinea Sala, mette la città al quattordicesimo posto nella classifica mondiale 2016 delle metropoli più visitate (secondo la Global Destination Cities Index MasterCard 2016), battuta, in Europa, solo da Londra e Parigi. Sarebbe un dato migliore anche del 2015, quando si toccò quota 7,5 milioni. Nei primi otto mesi dell’anno il contatore degli arrivi segna 5 milioni 272 mila tra gennaio e agosto 2016, contro i 5 milioni 287 mila di un anno prima. Per un calo dello 0,2 per cento, che però diventa un +13,11 se si guarda al 2014. Secondo la stessa classifica pubblicata a settembre, la Capitale è dietro di due posti, al sedicesimo, con poco più di 7 milioni di arrivi negli alberghi (cui vanno aggiunti altrettanti turisti che scelgono strutture alternative come bed&breakfast, affittacamere, case vacanza e case per ferie).

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Roma cresce meno: c’è un sommerso anche nel turismo

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Roma, Fontana di Trevi

La percentuale del numero di turisti a Roma è in calo rispetto agli altri anni. Tra il 2011 e il 2015 il flusso è cresciuto con una media annua del 5 per cento, più bassa rispetto all’exploit milanese, portando comunque nella Città eterna 14 milioni di persone. Ma è nel 2016 che gli albergatori romani lamentano un aumento di appena l’1 per cento (e quindi un calo rispetto al 2015 del 4 per cento). E questo nonostante l’anno in cui è stato celebrato il Giubileo della Misericordia. Gli addetti ai lavori aspettavano milioni di pellegrini. Non è andata così: «Non è stato così trainante come ci si aspettava». Anche se finora sono quasi 18 milioni i pellegrini arrivati a Roma. Il Giubileo del 2000 ne portò quasi 15 milioni. Ma è pur vero, sottolineano gli albergatori, che questo tipo di turismo frequenta poco gli alberghi e magari lascia la città dopo appena 24 ore. Secondo i dati 2015 del Comune, però, in media un turista italiano si ferma meno di due giorni, 2,6 giorni invece se straniero. Ma a questi numeri vanno aggiunti poi quelli sommersi dell’homesharing, a Roma sempre più diffuso, e delle strutture abusive. Impossibile avere dati ufficiali, ma le stime parlano di un 30 per cento in più da aggiungere alle presenze registrate, tanto che per gli albergatori «35mila persone ogni giorno dormono a Roma all’insaputa delle autorità».

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