Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Le Fontane di Roma. A piedi nella Città Eterna

Fontane di Roma Via-delle-quattro-fontane

Itinerario a piedi nella Città Eterna. Tema della camminata le fontane. Raccontiamo il nostro percorso tra le vie della città alla scoperta delle fontane di Roma. Dalla fontana del Tritone allo spettacolo della Fontana di Trevi alla melodia della Fontana delle Tartarughe.

Fontane di Roma Fontana-della-Terrina
Fontana della Terrina

Le Fontane di Roma sono una melodia che ci conduce a porre l’attenzione su alcuni dettagli della Città Eterna. Le Fontane romane, considerate ornamenti o monumenti minori, sono uno stroscio di vitalità, ognuna con un proprio cantare di acqua, insieme luoghi di pubblica utilità, espressione di ricchezza e glorificazione. Nel corso dei secoli gli acquedotti sono stati ampliati, migliorati e ogni volta una fontana ne celebrava l’opera. Quindi le fontane di Roma come tema della camminata, tutta urbana, di 10 km per 16 fontane.

Fontana del Tritone

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Partenza da Piazza Barberini, fermata omonima della metro A, al centro la Fontana del Tritone del Bernini. Nel 1643, quando venne realizzata la fontana l’aspetto urbanistico non era quello attuale, ora sembra un po’ spaesata tra il traffico che scende da Via Veneto e quello che sale da Via del Tritone, nonostante tutto mantiene il suo portamento trionfante. All’angolo della piazza, si prende Via delle Quattro Fontane, salendo si costeggia Palazzo Barberini, che ospita parte della Galleria di Arte Antica. Le quattro fontane sono un punto di valico urbano, proseguendo la via discende, mentre quella trasversale è pianeggiante. Le fontane, in verità non sono dei capolavori di scultura, però hanno una bella resa scenografica, messa a dura prova dal traffico dell’incrocio. Proseguendo su Via del Quirinale, sulla destra si trova la severa Via dei Giardini.

Fontana di Trevi
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Fontana di Trevi

La fortificazione dei giardini del Quirinale sorprende per il suo aspetto militare, nel mezzo della sovrabbondanza barocca si erge una alto muro. L’inquietudine militaresca svanisce al cospetto esplosivo di Fontana di Trevi. La vicenda dell’opera è lunghissima, attraversa i secoli. L’assetto attuale fu realizzato per volere di Papa Clemente XII che nel 1731 dette incarico a Nicola Salvi. Il cantiere fu definitivamente chiuso solo nel 1762, quando in una sera di maggio Papa Clemente XIII inaugurò la Fontana, nata per celebrare l’acquedotto Aqua Virgo.
Alla Fontana di Trevi c’è un rito da compiere, spalle alla fontana, lancio della monetina. Dopo il desiderio si riparte, sulla sinistra si prosegue dritti, fino a passare sotto i vezzosi ponticelli di Via della Pallotta e affacciarsi sulla curva di Via 4 Novembre. Pochi passi, una svolta a sinistra ed ecco uno di quegli angoli malinconici di Roma, che non mostrano segni particolari, però sanno ammaliare. Ai piedi della scalinata, la modesta fontana delle Tre Cannelle.

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Fontana delle Tartarughe
Fontane di Roma Fontana-delle-Tartarughe
Fontana delle Tartarughe

Dall’angolo dei Mercati di Traiano, si scende a Piazza Venezia, davanti agli occhi la colonna traiana, con la sua spirale di storie. Attraversata la piazza, all’angolo di Piazza di San Marco, la giovane, classe 1927, fontana della Pigna, ci ricorda che siamo nel omonimo rione. Si prosegue in direzione Via delle Botteghe Oscure. All’altezza della Torre di Largo Argentina si entra dentro il Ghetto ebraico tramite Via dell’Enciclopedia Italiana per arrivare in Piazza Mattei, dove la Fontana delle Tartarughe ci accoglie con il suo inconfondibile suono. Se vi trovate a passare in una serata tranquilla, quando la città si acquietata, la melodia della fontana è un toccasana. Fu realizzata sul finire del 1500, su disegno di Giacomo Della Porta, a guardare bene qualcosa non torna nella struttura, infatti era previsto un secondo ordine di delfini sopra ai 4 efebi, ma non furono collocati data la scarsa pressione dell’acqua e per completare l’opera furono inserite le tartarughe “rampanti”.

Fontane di Roma: piazza Farnese
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La Barcaccia

Il Tevere è vicino, ma prima di attraversarlo ancora un’altra storia. Rispetto all’affollata Campo de’ Fiori, Piazza Farnese, se pur a pochi decina di metri si presenta più tranquilla. Le due fontane furono poste ad ornare la piazza dominata dal Palazzo Farnese, o forse fu solo un capriccio. Intorno al 1550 Papa Paolo III fece collocare la prima vasca in granito, poi una seconda, entrambe forse originarie dalle terme di Caracalla, poi solo nel 1626 furono trasformate in fontane zampillanti con il giglio, stemma dei Farnese.
Sul lato sinistro del Palazzo si apre Via del Mascherone, il nome è dovuto al mascherone-fontana addossato al muro ottocentesco, che separa Via Giulia dal Lungotevere. La fontana fu commissionata dai Farnese, come lascia pensare la presenza del giglio. Come già le fontane gemelle della vicina piazza, è frutto di assemblaggio di materiali preesistenti, il mascherone e la vasca sono antichi.

Trastevere una dolce via dove perdersi

Fontane di Roma Itinerario-2

Con Ponte Sisto siamo in piazza Trilussa, dove sugli scalini del fontanone c’è sempre qualcuno che aspetta o si saluta, è un luogo di incontro trasteverino. A coronamento di una ristrutturazione dell’impianto idrico della città, nel 1613 venne costruita la fontana di Ponte Sito o dei Cento Preti, perché inglobata nella facciata dell’Ospizio dei Cento Frati, che venne demolito per fare spazio ai muraglione del Lungotevere. La fontana fu salvata, cioè smontata e riposizionare dall’altra parte del fiume. Vicolo del cinque o via del Moro, Piazza Santa Maria in Trastevere è la meta successiva. Per chi ami camminare senza meta, Trastevere è una dolce via dove perdersi, ma in questo caso andiamo al punto. La fontana, di fronte alla Chiesa di Santa Maria, è documentata già nel 1471, forse era già preesistente a quella data, al suo aspetto attuale hanno contribuito Bramante e Bernini, che ne curò anche il ricollocamento.

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Scalata al Gianicolo

Fontane di Roma Fontana-Paola

Dai qui, si inizia la breve scalata alla vetta della passeggiata, la Fontana dell’Acqua Paola al Gianicolo. In Via della Frusta, sulla sinistra c’è una piccola scalinata, al termine della quale si svolta a sinistra e poi a destra si varca il cancello e si sale direttamente alla Chiesa di San Pietro in Montorio. Poco avanti il Fontanone che sembra inondare tutta la Città sottostante. L’Acqua Paola, fu l’ammodernamento dell’acquedotto di Traiano, voluto da Papa Paolo V nel 1608, che risolse l’annoso problema dell’approvvigionamento idrico di Trastevere e Gianicolo. La struttura trionfale del Fontanone fu progettata e realizzata da Giovanni Fontana tra il 1612 e 1613, è un vero tripudio magnificente, anche se quello che attira maggiormente l’attenzione è il panorama capitolino. Percorrendo la Passeggiata del Gianicolo, per poi imboccare la Salita di Sant’Onofrio, si rimane sospesi su cupole, torri, palazzi, si intuiscono strade millenarie. Sconsigliato fare questo tratto di camminata in compagnia di chi sia superesperto di storia e arte, almeno che non abbiate molto tempo a disposizione. La scoperta delle fontane di Roma si avvia verso la conclusione.

Superato Ponte Mazzini verso Fontana della Terrina

Fontane di Roma Itinerario-3

Si torna al Lungotevere e attraverso Ponte Mazzini oltre Via Giulia si arriva a Piazza della Chiesa Nuova dove incontriamo la Fontana della Terrina, progettata e realizzata nel 1590 da Giacomo Della Porta su commissione di Papa Gregorio XIII. La fontana dalla curiosa forma di zuppiera ha avuto vita nomade, la sua collocazione originaria fu in Campo de’ Fiori. C’è un luogo che non può essere escluso da questo itinerario. Piazza Navona, sarà il prossimo punto di meraviglia. Infilarsi sotto l’arco di Santa Maria della Pace e arrivare da Via dei Lorenesi, sembra di giungere alla chetichella, tra gli edifici ci appare la figura del Moro e omonima fontana del Moro, anche questa opera del Bernini, come quella monumentale dei Quattro Fiumi. Papa Innocenzo X volle l’attuale Piazza Navona per affermare l’importanza della famiglia Pamphilj. I due grandi, Borromini e Bernini, messi a confronto e il capolavoro è assicurato. Sulla rivalità tra i due ci sono vari aneddoti, sicuramente per ingraziarsi i committenti davano il meglio di loro stessi e a noi rimango opere meravigliose.

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Fontana della Rotonda
Fontane di Roma Fontana-della-Rotonda
Fontana della Rotonda

L’obelisco agonale ci spinge a un’altra fontana romana, quella di Piazza della Rotonda di fronte al Pantheon. Gli obelischi sono normalmente integrati nel decoro urbano di Roma, non ci soffermiamo a pensare che quegli obelischi sono giunti dell’Antico Egitto. La fontana della Rotonda fu costruita nel 1575/6 su progetto di Della Porta, quella che vediamo oggi è del primo decennio del 1700.
Sceniche, semplici, ornamentali, fatte e rifatte le fontane di Roma hanno mille anime, ma la Barcaccia è inconfondibile, è una scultura per l’acqua. Non è ben chiara quale sia stata l’idea ispiratrice dell’opera, se una barca portata dalla piena del Tevere, se quel tipo di natanti che trasportavano il vino fino al vicino porto fluviale, fatto sta che quella barcaccia semi affondata permette di risolvere una difficoltà tecnica, la scarsa pressione dell’acqua, e allo stesso tempo essere fontana zampillante.

Dalla Terrazza del Pincio il suono delle fontane di Roma
Fontane di Roma Fontana-del-Nettuno-Piazza-del-Popolo
Fontana del Nettuno

In mezzo a folle di turisti, qui è un continuo movimento, eppure basta entrare in Via Margutta e tutto sembra rallentare. Incontriamo una vecchia conoscenza, l’Architetto scultore Pietro Lombardi, che tra il 1925 e il 28 ebbe l’incarico di scolpire molte fontane della Roma moderna, come quella della Pigna e quella degli Artisti di Via Margutta. Finalmente facciamo l’ingresso in Piazza del Popolo, con le sue tre fontane che celebrano il mito di Roma, anche se si viene calamitati verso l’obelisco. Nel 1823 Valadier ridefinì la piazza connettendola al Pincio, creando un tessuto fluido tra la base, la piazza, e il suo vertice. Due passi e dalla Terrazza del Pincio sembra di ascoltare il suono di tutte le fontane di Roma.

Info: Associazione Inforidea – www.inforideeinmovimento.org

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