Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Torino e provincia dalla primavera rilancia la cucina tipica piemontese

Cucina tipica piemontese

Con l’iniziativa “La cucina tipica piemontese… in primavera”, Torino e la sua provincia da destinazione culturale diventa anche destinazione gastronomica. I ristoranti che aderiscono devono garantire rispetto della stagionalità e delle materie prime.

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Preparazione della pasta per gli agnolotti

Torino è sempre più città turistica, lo si capisce girando per la città e osservando i tanti visitatori con cartine e guide in mano o, pazienti, in coda davanti all’ingresso dei musei. Il capoluogo sabaudo è una destinazione culturale, naturalmente. Ma anche la gastronomia gioca un ruolo importante, perché la cucina tipica piemontese ha piatti adatti a soddisfare tutti i gusti, dalla pasta, ai secondi a base di carne fino ai dolci, al cioccolato e alla pasticceria che vantano una grandissima tradizione. Se ne sono resi conto a Turismo Torino, l’ente di promozione della città, che in collaborazione con Ascom e Confesercenti ha lanciato un’iniziativa con una finalità molto precisa: garantire a chi giunge in visita a Torino, ma anche ai torinesi, la possibilità di conoscere con certezza e in anticipo i ristoranti dove sarà possibile assaporare i piatti della tradizione piemontese, nel rispetto della stagionalità e delle materie prime. L’iniziativa si chiama “La cucina tipica piemontese in… primavera”, ma proseguirà anche in estate e in autunno: fino a giugno le ricette proposte dai ristoranti aderenti saranno i primi piatti della tradizione: gli agnolotti del plin, gli gnocchi alla bava, i tajarìn e “Messer L’Agnolotto”.

I piatti della cucina tipica piemontese anche estate, autunno e inverno

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Nei mesi estivi, invece, da luglio e agosto, immancabili gli antipasti: vitello tonnato, acciughe al verde, insalata russa, carne cruda di Fassone battuta al coltello e peperoni con bagna caoda. In autunno verranno celebrati i secondi con il coniglio, il celebre brasato, la trippa e i funghi. Naturalmente con il ritorno del freddo molti ristoranti rimetteranno in carta, i piatti tradizionalmente invernali come il gran bollito misto, il fritto misto alla piemontese, la finanziera e la bagna caoda.
A partecipare all’iniziativa, ogni fine settimana, sono alcuni dei più noti e apprezzati ristoranti torinesi, come l’Antica Bruschetteria Pautasso, Le Vitel Etonné, la trattoria Con Calma, Casa Vicina, il Bistrot della Bottega del Gusto, il Porto di Savona. L’elenco completo dei locali lo si trova al sito www.turismotorino.org/enogastronomia. Un’adesione trasversale, perché si va dalla semplice trattoria al ristorante con stella Michelin. Nei vari locali si potranno anche apprezzare i vini della provincia di Torino, che vanta denominazioni storiche e importanti come il bianco Erbaluce o il rosso Freisa, un vino che quest’anno celebra i 500 anni. Il ritrovamento di un documento ha permesso di datare fin dal 1517 l’esistenza di un vino con questo nome nell’area torinese.

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Spazio 7: un bistrot & lounge bar fra gastronomia e arte contemporanea

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Uno dei cocktail proposti-nello spazio Bistrot&Lounge Bar

C’è un luogo dove chi visita Torino può trovare riunite sotto uno stesso tetto cultura e gastronomia. In via Modane, ai margini del popolare quartiere San Paolo, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo è uno dei più importanti centri dedicati all’arte contemporanea. Spazio7, nato per iniziativa di Emilio Re Rebaudengo non ha mai voluto essere, fin dalla sua nascita, la semplice caffetteria di un museo. Al primo piano, c’è il ristorante gastronomico guidato dal bravo Alessandro Mecca. Gli spazi sono stati progettati da Claudio Silvestrin, celebre per aver ideato il ristorante Oblix all’interno del grattacielo londinese Shard firmato da Renzo Piano. La sala è arricchita da opere degli artisti italiani Amedeo Martegani e Alessandro Ciffo.

La novità di queste settimane della cucina tipica piemontese è la nuova carta che viene proposta a piano terra nella caffetteria, che a partire dalle 18 si trasforma in Bistrot & Lounge Bar. I piatti, spesso con accenti etnici che spaziano dal Libano all’

Cucina tipica piemontese Carne-cruda-battuta-al-coltello
Carne cruda battuta al coltello

Indonesia, dal Messico alla Spagna, rispecchiano l’esperienza internazionale di Leonardo Sergi. Ecco allora babaganoush e hummus, tabouleh e boquerones, guacamole e foie gras. Ma anche il semplice, ma gustosissimo, pane burro acciughe e limone candito, in omaggio al territorio. I cocktail di accompagnamento sono affidati alle mani esperte di Antonio Masi. Anche a piano terra gli ambienti sono tutt’altro che anonimi: la progettazione si deve all’artista Rudolf Stingel, nome noto nel panorama internazionale dell’arte contemporanea.
Spazio7 Via Modane, 20 e Via Millio, 15/B – Torino c/o Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

Piacere Piemonte: i produttori si presentano a Torino

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Acciughe con il bagnetto verde

Proseguono nello spazio Qui da Noi di corso Francia 325 a Torino gli incontri gratuiti con degustazioni organizzati da Piacere Piemonte, un’iniziativa di Fedagri. Prossimo appuntamento, giovedì 27 aprile dalle 19 con “Serata in bianco” dedicata alla filiera del latte e dei formaggi. Si prosegue l’11 maggio con “Se non rumina razzola” in cui si parlerà di carni bianche e di carni rosse. Tutti gli incontri con i produttori che racconteranno le loro storie, le loro passioni, il loro savoir faire, la tracciabilità sono finalizzati a far conoscere meglio la produzione agroalimentare della cooperazione.
Piacere Piemonte continua a organizzare anche i tour a bordo del Gustibus, un pullman attrezzato con cucina ed elegante ristorante di bordo.
Per conoscere il calendario delle prossime uscite: info@piacerepiemonte.it; www.piacerepiemonte.it

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